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Europa, coils laminati a caldo: prezzi stabili in linea con il silenzio commerciale

giovedì, 20 giugno 2024 16:21:18 (GMT+3)   |   Istanbul
       

I prezzi locali dei coils laminati a caldo (HRC) in UE sono rimasti sostanzialmente invariati nell’ultima settimana: le acciaierie non hanno aumentato le offerte a causa della domanda lenta e hanno mantenuto stabili i prezzi evitando di concedere ulteriori sconti. Intanto il segmento delle importazioni risente ancora della questione delle misure di salvaguardia, e la maggior parte delle offerte è stata segnalata più o meno allo stesso livello della scorsa settimana con un’attività commerciale vicina allo zero.

Nello specifico le offerte ufficiali delle acciaierie europee sono rimaste invariate a 640-650 €/t franco produttore in Italia e a 640-660 €/t franco produttore nel nord Europa. I livelli negoziabili sia in Italia che nel nord Europa sono rimasti a 630-640 €/t franco produttore. Secondo le fonti i produttori europei di HRC hanno avuto fame di nuovi ordini, anche se sono stati segnalati solo contratti per piccoli volumi a circa 630 €/t franco produttore per la consegna di luglio-agosto. «Molte acciaierie hanno ancora disponibile la consegna di fine luglio, quindi l’atteggiamento rialzista ha perso slancio ed è probabile che i prezzi si sposteranno lateralmente nel breve periodo», ha affermato un operatore locale.

«Abbiamo sentito che gli HRC di ArcelorMittal sono disponibili a circa 640 €/t franco produttore, ed è possibile un piccolo aumento – credo 10-20 €/t una volta confermate le revisioni delle misure di salvaguardia il 1° luglio – dato che il prezzo è molto inferiore ai dazi che gli importatori subiranno sugli ordini già in atto, e punteranno più ai volumi che alle entrate. Infine, forse, dal 1° ottobre si arriverà a un livello di 700 €/t», ha dichiarato un trader europeo a SteelOrbis.

Nel segmento delle importazioni la maggior parte dei fornitori stranieri ha mantenuto invariate le offerte nell’ultima settimana a 615-620 €/t CFR, anche se alcuni, come quelli di Taiwan e del Vietnam, hanno offerto livelli leggermente inferiori, rispettivamente 610 €/t CFR e 590 €/t CFR, per attirare acquirenti. I turchi invece hanno aumentato i prezzi a 640 €/t CFR dazio incluso, contro i 615-630 €/t CFR della scorsa settimana.

Le offerte provenienti dall’India sono state segnalate a 665 $/t CFR, che si traduce in circa 620 €/t CFR, mentre quelle dal Giappone sono state segnalate a 615 €/t CFR. Entrambe sono invariate dalla scorsa settimana. Sembra inoltre che le offerte provenienti dalla Corea del Sud si siano attestate a 680 $/t CFR, ossia circa 635 €/t CFR.

1 $ = 0,93 €


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