ArcelorMittal ha alzato i prezzi dei coils in Europa per la seconda volta nell'ultima settimana e per la terza volta nel corso di marzo. I principali motivi sono ancora una volta la forte carenza d'offerta a livello locale e la mancanza di offerte competitive da paesi terzi. Il produttore offre coils laminati a caldo (HRC) a 900 €/t base partenza, in rialzo di 50 €/t rispetto al precedente prezzo per il Nord Europa e di 80 €/t rispetto al precedente prezzo per l'Italia. Allo stesso tempo, il produttore ha portato i prezzi degli zincati a caldo (HDG) a quota 1.000-1.050 €/t f.p., rispetto ai precedenti livelli di 970 €/t e 940 €/t validi rispettivamente per Nord Europa e mercato italiano. Infine, le quotazioni dei coils laminati a freddo (CRC) hanno raggiunto i 980 €/t franco produttore, crescendo di 30 €/t nell'Europa settentrionale e di 60 €/t in Italia. Le consegne in generale sono da agosto/settembre in avanti.
Questa settimana i prezzi degli HRC hanno raggiunto il livello massimo degli ultimi 12 anni posizionandosi nel range tra gli 800 e gli 840 €/t franco produttore. La fascia bassa del range si riferisce ai prezzi ottenibili in Italia, mentre quella superiore si riferisce ai prezzi nel Nord Europa. Come già riportato da SteelOrbis, la situazione sotto il profilo dell'offerta non sembra destinata a migliorare nel breve periodo, nonostante le acciaierie europee si stiano sforzando di aumentare la produzione. Oltre alla mancanza di materiale, «anche la crisi di Liberty Steel e il blocco del canale di Suez stanno contribuendo ad agitare il mercato», ha affermato un trader, aggiungendo che recentemente un produttore italiano ha sospeso le offerte.
Stefano Gennari