Coils a caldo, Europa: umore ancora scarso a causa dei ritardi nel rifornimento di scorte

giovedì, 05 settembre 2024 16:40:17 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Sebbene le acciaieria europee siano in gran parte rientrate dalle vacanze estive, l’attività commerciale sul mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) è rimasta debole, con le acciaierie locali che non sono riuscite ad aumentare le loro offerte, dato che la maggior parte degli acquirenti continua a rimandare le nuove prenotazioni a causa della persistente lentezza della domanda e dell’incertezza sulla direzione dei prezzi, insieme alle scorte sufficienti della maggior parte dei centri di servizio che puntano a ridurle.

In particolare, i prezzi di offerta per l’HRC sono valutati a 590-600 €/t franco produttore, come la scorsa settimana, sia in Italia che nel Nord Europa, con la parte più alta del range corrispondente alle offerte indicative delle acciaierie, mentre i prezzi negoziabili sono stati stimati a 590-600 €/t franco produttore nel Nord e a 590 €/t franco produttore e anche leggermente al di sotto in Italia. «Le acciaierie dell’UE sono ancora in silenzio» ha dichiarato a SteelOrbis un operatore locale. «Finora non ci sono nuovi prezzi ufficiali, mentre il mercato mantiene un atteggiamento di attesa».

«I prezzi nazionali dell’HRC si stanno avvicinando a 600 €/t franco produttore, ma il mercato si aspetta che ArcelorMittal decida oggi se puntare sugli ordini o ridurre la capacità» hanno commentato le fonti. «La maggior parte ritiene che ArcelorMittal spingerà effettivamente per gli ordini e non taglierà la produzione di acciaio nel quarto trimestre, il che provocherà un ulteriore calo dei prezzi».

Nel segmento delle importazioni, inoltre, il commercio ha continuato ad essere fiacco anche questa settimana, a causa dei rischi legati alla salvaguardia e all’antidumping e della domanda lenta. I prezzi import sono stati segnalati a 540-590 €/t CFR, a seconda del fornitore, con un calo di 20 €/t nella parte bassa del range, su base settimanale. In particolare, la fascia inferiore del range corrisponde alle offerte di HRC dalla Cina a 540-550 €/t CFR per l’Europa meridionale, con dazio del 18,1% incluso, anche se, secondo le fonti, all’inizio della settimana circolava sul mercato la voce di un accordo per circa 15.000-20.000 tonnellate di HRC dalla Cina firmato a 580 €/t CFR, dazio incluso. In Spagna si sono sentite offerte per HRC da Giappone e Vietnam, rispettivamente a 550 €/t CFR e 560 €/t CFR, anche se questa settimana non si sono sentiti ordini.

Inoltre, mentre in Spagna sono state presentate offerte per il HRC dall’Indonesia a 590 €/t CFR da parte di operatori, senza alcun interesse per il materiale in quanto il suo prezzo è troppo alto, gli addetti ai lavori hanno discusso attivamente di operazioni di HRC dall’Indonesia in Italia e ad Anversa. Al momento della pubblicazione non sono stati forniti dettagli, anche se fonti di mercato stimano i prezzi dell’operazione a 550 €/t CFR.

Le offerte dalla Turchia sono state segnalate a 560-580 €/t CFR, dazio incluso, a seconda del fornitore, contro i 570-585 €/t CFR della scorsa settimana.


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