Questa settimana sono ricominciate le esportazioni in esenzione IVA di coils laminati a caldo (HRC) e vergella provenienti dalla Cina, e anche se in generale le trattative sono rimaste limitate e gli operatori sono ancora cauti, è prevista un’ulteriore ripresa per la fine di maggio.
Per quanto riguarda il mercato degli HRC le offerte esenti IVA dalla Cina sono ancora presenti soprattutto in Asia, ma questa settimana sono state segnalate altre offerte e alcuni accordi. In particolare sono stati conclusi diversi accordi per piccole quantità di HRC SS400 dalla Cina al Vietnam a 535 $/t CFR, mentre le offerte precedenti segnalate all’inizio della settimana si attestavano a 540-545 $/t CFR. «Direi che le offerte [per le esportazioni esenti IVA] sono ancora limitate, ma è questione di tempo», ha dichiarato una fonte. Non sono ancora state segnalate offerte inferiori per gli HRC cinesi verso mercati più lontani come il Medio Oriente e la Turchia.
Inoltre, nel segmento della vergella, all’inizio della settimana le offerte da parte dei commercianti si attestavano a 540-545 $/t CFR per le Filippine e la Thailandia, mentre sono scese a 535 $/t CFR alla fine della settimana e alcune fonti di mercato ritengono che entro oggi si possano raggiungere i 530 $/t CFR. «Se si considerano i prezzi FOB delle acciaierie cinesi [530-540 $/t per la seconda fascia e 550 $/t per la prima], risulta ovvio che adesso ci siano più offerte esenti IVA», ha commentato una delle fonti del segmento della vergella.
«Diciamo che se prima dell’inizio delle ispezioni [ad aprile] il numero di trader coinvolti nelle operazioni in esenzione IVA era una decina, adesso è sceso a tre o quattro. Ma questa settimana vediamo un numero maggiore di offerte inferiori perché la domanda locale è insufficiente», ha dichiarato una fonte con sede a Singapore. Le fonti di mercato attendono il 15 maggio, data in cui si prevede una risposta dal governo. Secondo le persone intervistate da SteelOrbis, in assenza di misure concrete l’esportazione di acciaio in esenzione IVA tornerà a crescere. «La Cina ha bisogno di queste esportazioni. Personalmente, non credo che l’industria del paese possa sopravvivere senza», ha dichiarato un altro trader.