I prezzi delle bramme provenienti dai paesi CIS sono aumentati rispetto ai livelli di metà febbraio, sulla scia del rafforzamento del rottame, della situazione positiva in Cina e della buona domanda riscontrata in alcuni mercati.
Nella seconda metà di febbraio sono state registrate alcune vendite in Turchia al prezzo di 680-685 $/t CFR, corrispondenti a 660-670 $/t FOB o valori leggermente più alti. L'ultima vendita in Turchia ha riguardato materiale proveniente dalla Russia al prezzo di 695 $/t CFR, con tariffe di nolo stimate in circa 20 $/t. Attualmente si fatica a trovare offerte dall'area CIS in quanto i produttori affermano di non disporre di materiale per il mese di maggio. «Il mercato dei coils a caldo è in ebollizione e i produttori preferiscono aspettare o trasformare le loro bramme in prodotti piani» ha affermato un produttore turco. Alcune fonti sostengono che i prezzi delle bramme provenienti dai paesi CIS ammontino a 710 $/t CFR, tuttavia non sono state registrate offerte ufficiali.
Nel frattempo, secondo quanto appreso da SteelOrbis, un'acciaieria ucraina ha venduto tra le 40mila e le 60mila tonnellate di bramme in Italia al prezzo di 700 $/t CFR, con costi di trasporto stimati in circa 25-27 $/t. Alcune fonti hanno riferito di una vendita di bramme dalla Russia ad un prezzo vicino ai 700 $/t FOB, presumibilmente verso l'America Latina. Questo livello di prezzo è considerato al di sopra dell'attuale prezzo di mercato, pertanto potrebbe includere degli extra legati alla qualità del materiale.