Vergella USA in lieve rialzo

mercoledì, 23 settembre 2009 11:36:43 (GMT+3)   |  
       

A giudicare dall'umore emerso durante la conferenza dell'American Wire Producers Association (AWPA), tenutasi a Washington la scorsa settimana, i compratori di vergella americani mostrano un certo ottimismo circa l'evoluzione del mercato nel primo trimestre del 2010, malgrado l'attuale debolezza del business relativo alla vergella per rete  elettrosaldata.

SteelOrbis ha appreso da alcuni partecipanti al meeting che mentre la domanda di vergella a basso tenore di carbonio resta scarsa, si rileva un lieve aumento del consumo di materiali a più alto contenuto di carbonio utilizzati nel settore dell'automotive, e segnali confortanti per l'inizio dell'anno prossimo provengono anche dal mercato delle reti elettrosaldate.

Un altro elemento incoraggiante è rappresentato dagli aumenti di prezzo introdotti da vari produttori americani per le transazioni di ottobre. Ad esempio, Gerdau Ameristeel a ArcelorMittal USA hanno annunciato che, a far data dal 1 ottobre, i prezzi della vergella verranno aumentati di circa 27$/ton. Sebbene i prezzi spot locali relativi alla vergella a basso carbonio debbano ancora adeguarsi ai rincari annunciati, la settimana passata il trend generale è passato da stabile a lievemente in rialzo, dal momento che almeno una parte degli aumenti programmati dovrebbe essere assorbito dal mercato.

Stante la contrazione del settore edilizio, la domanda globale di vergella "low carbon" resta perlopiù limitata. Tuttavia, a causa della ridotta capacità produttiva degli USA (due importanti stabilimenti sono stati recentemente chiusi) e con la via dell'import praticamente inaccessibile, le forniture di questa tipologia di prodotti latitano, e non si intravedono significativi cambiamenti nel breve periodo. Se invece ampliamo l'orizzonte ai prossimi mesi, il progresso seppur lento dell'economia dovrebbe avere effetti positivi sulla domanda di tali materiali, con le acciaierie che potrebbero rivederne al rialzo le quotazioni.

Attualmente, la maggior parte delle offerte locali di vergella a basso tenore di carbonio continua ad avere un range di 617-639 $/ton franco fabbrica, e le poche transazioni a prezzi inferiori viste in passato sono ora del tutto assenti. Inoltre, col trasferimento in Canada dell'attività produttiva di vergella deciso da ArcelorMittal in seguito alla chiusura dello stabilimento di Georgetown (Sud Carolina), i prezzi del prodotto in questione possono raggiungere i 683 $/ton, a seconda della localizzazione del compratore.

Dal lato dell'import, le quotazioni della vergella sono pure date in lieve aumento. Le offerte delle acciaierie turche sono invariate dalla scorsa settimana, mentre i trader hanno applicato dei rincari nella speranza di ricavarne un seppur piccolo profitto sulla scorta degli aumenti di prezzo interni. Per quel che concerne la Cina, molti operatori sono convinti che il mercato locale abbia toccato il fondo. Se negli Usa le quotazioni locali inizieranno a crescere, ci si aspetta che anche le acciaierie di Turchia e Cina aumenteranno a loro volta i prezzi per l'export rivolto al paese a stelle e strisce.

Le offerte cinesi agli Usa per ora non sono competitive, a meno che si tratti di ordini consistenti e relativi a uno o due misure di prodotto. Il mercato turco è ancora calmo a seguito degli effetti del Ramadan, anche se i commercianti hanno già aumentato i prezzi della vergella locale.

Le offerte di vergella per rete elettrosaldata di produzione turca hanno un range di 595-617 $/ton dazi pagati FOT porti del Golfo USA (+22 $/ton sulla settimana precedente). Anche se questo livello di quotazioni è leggermente al di sotto dei prezzi locali USA, le prenotazioni per l'import sono piuttosto rare. Visti i rischi aggiuntivi e i maggiori tempi di consegna, infatti, i compratori richiedono prezzi al di sotto del range suddetto, ma i trader non sono in grado di vendere con profitto a tali condizioni. Oltretutto, con un trend di mercato sul lungo periodo che si prospetta ancora incerto, molti preferiscono acquistare materiale locale dato che possono ordinarne anche piccoli quantitativi, pur dovendo sostenere costi lievemente più alti.    


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