Negli USA i produttori di vergella stanno cercando di resistere sui prezzi, benché non manchino offerte spot a livelli inferiori. Riguardo alla domanda, se da una parte sembra non avere osservato particolari progressi, dall'altra potrebbe rivelarsi meno vulnerabile di quanto pronosticato in precedenza: la produzione del settore automotive dovrebbe infatti ricevere un impulso nelle prossime settimane - un dirigente della Toyota ha affermato che a giugno gli stabilimenti del Nordamerica opereranno al 70%, rispetto al 30% rilevato a maggio - e positive sono anche le previsioni per il comparto manifatturiero. Nessun segno di vitalità, invece, per il settore delle costruzioni.
In questo momento, sul mercato locale statunitense, le quotazioni della vergella si confermano entro il range di 827-849 $/ton franco partenza Midwest, anche se, come già accennato, vi sono alcune acciaierie (poche) disposte a ridimensionare le richieste.
Poca pressione invece sull'import. Le offerte della Turchia rimangono a 816-838 $/ton dazi pagati FOT porti del Golfo USA, con un gap troppo contenuto per riuscire ad attirare l'attenzione dei buyers a stelle e strisce.