Dopo i cali dell'ultimo periodo, le offerte di vergella provenienti dalla Cina e dirette negli Stati Uniti si sono finalmente stabilizzate a 645-667 $/ton, DDP porti del Golfo USA. Ciononostante, i trader interpellati da SteelOrbis indicano che il prezzo non ha ancora toccato il fondo e che le acciaierie cinesi hanno comunicato di voler procedere ad ulteriori riduzioni. Di conseguenza, le attività di ordinazione sono discrete ma non eccezionali e, prevedibilmente, i clienti (che per ora non sono stati scoraggiati dal rischio di una possibile causa antidumping nei confronti del materiale cinese) attendono che le offerte provenienti dalla Cina scendano ulteriormente.
La vergella turca, nel frattempo, costa ancora 705-728 $/ton DDP porti del Golfo USA, risultando evidentemente fuori competizione. Ciononostante, se la causa antidumping contro la vergella cinese dovesse essere intentata, i compratori statunitensi tornerebbero a rivolgere la loro attenzione nei confronti delle offerte turche.
Per quanto riguarda il mercato interno statunitense, i prezzi spot della vergella risultano invariati rispetto alla scorsa settimana: 728-750 $/ton franco produttore, benché le attività immediatamente successive al Labor Day siano state scarse. Il range spot non riflette interamente l'incremento annunciato per il mese di settembre (pari a 88 $/ton), ma le acciaierie sono scettiche riguardo alla possibilità di ottenere molto di più, considerato che le quotazioni del rottame non stanno più puntando al rialzo.