Quando, la scorsa settimana, molti attori nel mercato locale statunitense hanno lamentato una diminuzione della disponibilità di vergella, sembrava che il prezzo del prodotto dovesse crescere quasi immediatamente. Al contrario, le fonti di SteelOrbis sono ora preoccupate che la domanda degli utilizzatori finali non sia abbastanza sostenuta da fornire supporto alle quotazioni attuali. Inoltre, prevedendo per aprile una pausa nell'aumento del prezzo del frantumato, sta rapidamente svanendo la speranza che i prezzi spot crescano e sembra sempre più difficile che le acciaierie possano colmare il divario di 44 $/ton tra i prezzi di mercato e quelli a listino. Per ora i prezzi spot sono ancora a 827-849 $/ton franco produttore Midwest, ma le decisioni sui prezzi di aprile dipenderanno quasi esclusivamente dall'attività degli utilizzatori finali.
Per quanto riguarda l'edilizia, la prospettiva a breve termine non è confortante. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense, l'attività dell'edilizia residenziale in febbraio è calata così come i nuovi permessi di costruzione concessi: sono stati 517.000 lo scorso mese (dato corretto su base stagionale), che rappresentano il dato peggiore dal 1960, quando è iniziato il monitoraggio. Gran parte del calo nell'apertura di nuovi cantieri è stato attribuito alla ampia disponibilità residenziale: infatti i prezzi immobiliari non erano così bassi da nove anni ed il trend non sembra essere prossimo ad una inversione. Per quanto riguarda l'edilizia non residenziale, l'AIA (American Institute of Architects) prevede che "nel giro di qualche mese incomincerà la ripresa". Tuttavia, l'indice del fatturato degli architetti, indicatore degli investimenti nel settore edile a 9-12 mesi elaborato dall'AIA, è cresciuto in febbraio di soli 0,6 punti, suggerendo che "la ripresa del settore edile non residenziale non subirà un accelerazione prima del 2012".
Se la domanda statunitense di vergella è realmente in calo, lo saranno anche i volumi importati. Infatti, quando i buyers acquistano solo per soddisfare le necessità più imminenti e non per ‘fare magazzino', si interessano al prodotto importato solo se questo è particolarmente conveniente rispetto al prodotto locale. Attualmente le quotazioni della vergella prodotta in Turchia sono a 810-832 $/ton FOT Golfo USA, inferiori di solo 17 $/ton rispetto a quelle della vergella statunitense. SteelOrbis ha appreso, però, che alcuni produttori particolarmente aggressivi potrebbero abbassare di 6 $/ton le loro richieste proprio per attrarre l'attenzione della clientela statunitense. Non c'è la certezza, però, che questo sconto basti a centrare l'obiettivo.