Anche se il mercato locale della vergella ha attraversato la scorsa settimana un periodo di pressione, con le acciaierie sempre più in difficoltà nel riproporre i prezzi di febbraio, gli sviluppi dell'import hanno alleviato la situazione. Le acciaierie turche, cercando di non cedere nelle loro offerte agli USA, non hanno dato ascolto alle richieste della clientela americana nel range 730-735 $/ton CFR. Perciò, i prezzi di vendita negli Stati Uniti non sono cambiati la scorsa settimana, ma non sembra che ci siano molti buyers disposti ad accettare le quotazioni, attualmente a 783-805 $/ton dazi pagati FOT Golfo USA.
Per quanto riguarda il prodotto messicano, la situazione di dumping discussa nel report della scorsa settimana si è già riflessa sul mercato statunitense, anche se il DOC (Department of Commerce) non ha ancora preso una posizione ufficiale. La vergella da 4,75 mm in questione (che avrebbe sostituito quella da 5 mm con l'unico scopo di eludere il dazio antidumping), secondo alcuni, avrebbe soddisfatto una fetta di mercato pari al 10% ed i compratori starebbero già ricercando forniture alternative. Infatti, i produttori statunitensi hanno notato un aumento delle richieste, che non solo li ha aiutati a prevenire la riduzione dei prezzi, ma dovrebbe anche consentire loro di dare forza alle loro richieste nel prossimo futuro.
Attualmente il prezzo richiesto localmente è di 865-887 $/ton franco fabbrica Midwest, mentre i prezzi spot sono inferiori di circa 72 $/ton. Benchè le previsioni per la situazione del mercato del rottame a marzo parlino di un trend laterale o leggermente negativo, è improbabile che le acciaierie statunitensi possano rivedere al ribasso le loro offerte per le spedizioni di aprile in quanto non vogliono abbandonare i livelli di prezzo guadagnati negli ultimi mesi. Inoltre, la domanda locale potrebbe essere abbastanza sostenuta da consentirglielo.