I prezzi del
tondo, quando d’importazione che domestici, sono in deriva discendente dalla scorsa settimana senza soluzione di continuità.
Nucor ha reso noto un taglio di 25 $/t alla fine della scorsa settimana, manovra che non ha destato molto stupore invero, dato che il nuovo prezzo riflette un livello più realistico di transazioni concluse.
Prima di questo ultimo annuncio,
Nucor aveva dichiarato lo scorso mese di voler mantenere stabili i prezzi. Steelorbis aveva già ridotto al tempo le stime sui prezzi sulla base delle transazioni private che venivano concluse al di sotto dei prezzi di listino. L’annuncio della scorsa settimana ha finalmente portato i prezzi a un livello vicino a quello degli spot. Le offerte domestiche si attestano ora a 551-562 $/t franco fabbrica, in declino mediamente di 11 $/t rispetto a una settimana fa. Secondo le stime, i prezzi domestici proseguiranno secondo l’andamento discendente in quanto la domanda si conferma debole e anche i prezzi del
rottame, con ogni probabilità, diminuiranno nuovamente.
Molti produttori di
tondo confidano nel pacchetto Obama per l’
economia per sostenere i loro affari; tuttavia, è quasi sicuro che i primi effetti non si faranno sentire prima di cinque o sei mesi a partire da ora. Nei mercati internazionali, alcune aziende sono partite prima dello start e hanno incrementato l’utilizzo della capacità produttiva prematuramente, prima di qualsiasi aumento della domanda da parte dei paesi coinvolti dal pacchetto di
investimenti. È forse questa la ragione della contrazione dei prezzi dell’acciaio in
Cina dopo una dicembre e un gennaio promettenti. Gli aumenti affrettati della capacità produttiva potrebbero portare a una seconda ondata di scorte troppo elevate, spingendo nel baratro i prezzi globali del
tondo – ancora un volta – a causa della sovrapproduzione.
Le importazioni statunitensi hanno pure registrato un calo nei prezzi dalla scorsa settimana, trend che sta continuando. Dopo un periodo di sostanziale stabilità nelle scorse settimane, le offerte messicane sono diminuite di 22 $/t e si attestano ora a 540-562 $/t camion carichi a Houston.
Le offerte turche hanno perso ancora 11 $/t dalla scorsa settimana e viaggiano a 485-507 $/t dazi pagati FOB camion carichi porti golfi statunitensi.
Secondo i dati diffusi dallo Steel Import Monitoring and Analysis System, la
Turchia si conferma la fonte di importazione dominante di
tondo dagli
USA. Le importazioni totali di febbraio hanno totalizzato 57.463 tonnellate, guidate dalla
Turchia con 34.975 tonnellate, seguita poi da
Messico (20.764 ton) e
Taiwan (1.678 ton). Pare che le importazioni di
tondo dalla
Turchia siano destinate ad aumentare in marzo: i dati al 17 marzo mostrano un totale di importazioni dalla
Turchia di 53.485 tonnellate, e di sole 5.565 tonnellate dal
Messico.
Per quanto riguarda la situazione economica, in febbraio sono stati registrati diversi segnali che potrebbero far pensare all’inizio di un lento miglioramento della situazione. L’indicatore economico più rilevante per il
tondo è il settore immobiliare che, nonostante un calo del 47% rispetto allo scorso anno, ha segnato un incremento del 22% a febbraio su gennaio. Inoltre, il Commerce Department ha fatto sapere che le vendite al dettaglio hanno perso solo lo 0,1% in febbraio rispetto a gennaio, mentre gli economisti avevano stimato un declino dello 0,5%. Le vendite, escluse quelle di auto, hanno guadagnato lo 0,7%, contro un’aspettativa di diminuzione dello 0,1%.