In data 31 maggio l'amministrazione Trump ha annunciato la sua decisione finale in merito alla tariffa del 25% sulle importazioni di acciaio, imposta in virtù della Section 232. Gli Stati Uniti hanno esentato dalla tariffa in questione l'Argentina, l'Australia, il Brasile e la Corea del Sud, mentre non hanno rinnovato le esenzioni temporanee concesse ai partner del NAFTA, Canada e Messico, e ai paesi dell'Unione Europea. Canada, Messico e UE hanno reagito bruscamente alla decisione degli Stati Uniti, annunciando che metteranno in campo misure di rappresaglia.
Fino ad ora le acciaierie turche non hanno effettuato vendite negli USA a a causa delle incertezze dovute all'attesa della decisione finale dell'amministrazione Trump in merito alle tariffe e alle quote della Section 232; tuttavia, pur in presenza della tariffa del 25% e di dazi antidumping e compensativi contro il tondo turco, gli esportatori del paese della mezzaluna continuano a godere di un vantaggio in termini di prezzo. Si ritiene che, dopo l'annuncio del 31 maggio, le acciaierie turche siano nella posizione di convertire questo vantaggio di prezzo in vendite vere e proprie. La domanda di tondo turco potrebbe quindi crescere negli USA nel prossimo periodo, e un incremento delle vendite turche potrebbe dare forza ai prezzi, che risultano in calo da diverso tempo a causa della scarsa domanda sia interna che internazionale.
Poiché le esportazioni di tondo per cemento armato della Turchia verso l'UE sono inferiori ai volumi spediti verso gli altri mercati di esportazione, la possibilità di dazi derivanti dall'indagine di salvaguardia della Commissione Europea non preoccupa in modo significativo i produttori turchi di tondo. L'indagine preoccupa maggiormente gli esportatori di prodotti piani, tant'è che il mercato turco dei piani subisce pressioni ribassiste fin dall'inizio della stessa inchiesta.
La principale fonte di preoccupazione per i produttori turchi di acciai lunghi è la deviazione degli scambi dai mercati degli Stati Uniti e dell'UE, dovuta al fatto che altri esportatori stranieri saranno costretti a cercare mercati alternativi. Fonti di mercato sostengono che ovunque la priorità sia mettere in campo misure protettive, e che in quest'ottica la decisione della Turchia di abolire il proprio dazio sulle importazioni di tondo non sia stata una scelta saggia: gli esportatori stranieri rappresentano al momento una grossa preoccupazione per i produttori turchi di tondo.
Nell'ultima settimana la domanda di tondo turco è rimasta debole poiché tutti, incluse le acciaierie turche, stavanno aspettando la decisione degli USA in merito ai dazi. Allo stesso tempo, le offerte turche sono rimaste al livello di 540-550 $/t FOB. Dal momento che nei mercati tradizionali le vendite rimarranno limitate a causa del Ramadan, si prevede che le acciaierie turche proveranno a concentrarsi sulla domanda registrata negli Stati Uniti.