Sebbene la domanda di prodotti lunghi in Romania sia stata leggermente più attiva rispetto alle settimane precedenti a causa dei movimenti del rottame previsti sul mercato, l’aumento degli scambi non è stato ancora sufficiente a impedire una riduzione dei prezzi. I commercianti rumeni hanno inoltre deciso di applicare ulteriori sconti per accelerare le vendite. Gli operatori sostengono che, a causa dell’inflazione e dell’elevato costo del trasporto, i margini di profitto per i commercianti sono molto ristretti.
«Il prezzo include il trasporto, che è piuttosto elevato. Sul mercato si vede un po’ più di movimento e il numero di ordini ha iniziato ad aumentare, ma non è sufficiente a coprire i costi; posso quindi affermare che attualmente stiamo operando in perdita», ha dichiarato un commerciante a SteelOrbis.
Nell’ultima settimana, i prezzi spot del tondo rumeno sono scesi di 10 €/t, toccando i 620-640 €/t franco magazzino. Per contro, l’unico fornitore nazionale di tondo ha deciso di mantenere i prezzi stabili a 630 €/t franco fabbrica. Per quanto riguarda le esportazioni, invece, le offerte verso la Bulgaria sono state segnalate a 610 €/t CPT.
Anche nel segmento della vergella si è mantenuta una tendenza al ribasso, poiché l’umore del mercato rimane nero. Attualmente i prezzi dei commercianti si sono attestati intorno ai 610-640 €/t franco magazzino, in calo rispetto ai 640-650 €/t franco magazzino della scorsa settimana.
Inoltre, tra le condizioni locali sfavorevoli e le elevate offerte per le importazioni, i commercianti rumeni non sono ancora disposti a rifornirsi dall’estero. Di conseguenza, questa settimana le offerte di tondo di Moldavia e Bulgaria si sono attestate rispettivamente a 620 e 630 €/t CPT. Parallelamente, la Grecia ha ridotto le offerte di 25-30 €/t per il tondo e di 15-20 €/t per la vergella, portandole rispettivamente a 630-640 €/t CFR e 650-660 €/t CFR. Le offerte, comunque, sono rimaste alte e poco competitive.