Nel mercato dei lunghi dell’Europa meridionale e in particolare in Italia i prezzi praticabili restano stabili, riflettendo una situazione simile a quella della scorsa settimana, sia a livello nazionale che internazionale. Le prospettive di cambiamento prima delle vacanze estive sono poche, con i produttori italiani che continuano a fronteggiare una domanda debole e costi di produzione elevati, in gran parte a causa del rincaro dell’energia.
I produttori italiani, soprattutto, stanno infatti facendo i conti con gli alti costi di produzione che sono aumentati, nonostante il calo delle quotazioni del rottame, principalmente a causa dei rincari energetici. La domanda non elevata (seppur sempre un minimo presente) non consente ai produttori di aumentare i prezzi, mentre gli alti costi impediscono riduzioni significative. I prezzi praticabili restano quindi fermi tra i 330 e i 360 €/t base partenza per il tondo, 645-655 €/t reso cliente per la vergella da trafila e 625-635 €/t reso cliente per la vergella da rete. Le fonti hanno confermato i già dichiarati rallentamenti produttivi e le lunghe fermate estive.
Stabile anche il segmento delle esportazioni, con offerte di tondo dall’Italia sempre a 560-570 €/t franco produttore o 600-610 €/t reso cliente e dalla Grecia a 620-630 €/t FOB per il tondo e 610-620 €/t FOB per la vergella.
Per quanto riguarda le importazioni, invece, i prezzi dalla Turchia sono risultati in leggero rialzo: le offerte del tondo si sono attestate a circa 565-570 €/t CFR Europa meridionale, contro i 560-565 €/t CFR della scorsa settimana e la vergella a 570-575 €/t CFR, contro i 565-570 €/t CFR della scorsa settimana. Le offerte dall’Algeria sono in leggero calo a 555-565 €/t CFR per tondo e vergella, contro i 565 €/t CFR segnalati la scorsa settimana, mentre le offerte dall’Egitto sono risultate stabili su base settimanale per quanto riguarda il tondo a 560-565 €/t CFR e in calo di 5 €/t per la vergella, a 565-575 €/t CFR.