Stabile su base settimanale il livello delle offerte nel mercato dei lunghi dell’Europa meridionale, ma c’è molta incertezza sulle prospettive, non per tutti molto ottimistiche. Confusione generale anche per l’andamento delle materie prime, che causa problemi ai produttori nel delineare le strategie future.
Nel segmento del tondo locale in Italia, come la scorsa settimana, gli ordini conclusi restano a 350-360 €/t base partenza. Prevale un clima di attenta cautela nell’andamento delle quotazioni, che secondo diverse fonti si manterranno perlopiù stabili all’inizio di febbraio.
Anche la vergella italiana è rimasta stabile su base settimanale a circa 680-690 €/t reso cliente.
Segnalati livelli simili nell’Europa dell’est, dove la vergella da rete si è attestata a 660-670 €/t reso cliente, mentre la vergella da trafila a 680-690 €/t reso cliente. Nell’area tra Francia e Benelux, invece, si sono attestate, rispettivamente a 660 e 675 €/t reso cliente, mentre più bassi tra Spagna e Portogallo: rispettivamente 650 e 670 €/t reso cliente.
Per quanto riguarda le esportazioni, dall’Italia le offerte si sono attestate a circa 610-620 €/t FOB per il tondo, contro i 615-625 €/t FOB segnalati la scorsa settimana, mentre dalla Grecia, secondo quanto dichiarato dalle fonti, sarebbero ancora stabili a 650 €/t FOB per il tondo e 640 €/t FOB per la vergella.
Dalla Spagna, infine, le offerte di tondo sono state segnalate come in leggero calo, di 10 €/t, a 600 €/t FOB.
Le offerte import, infine, sono state segnalate in calo di circa 10 €/t su base settimanale dalla Turchia, attestandosi ora a 590-600 €/t CFR Europa meridionale per tondo e 600-610 €/t CFR per la vergella.
Dall’Egitto, invece, la vergella è stata segnalata a circa 590 €/t CFR, stabile su base settimanale. Dal continente asiatico sono state segnalate nuove offerte di vergella a circa 590 €/t CFR dal Vietnam e 560-570 €/t CFR da Malaysia e Indonesia.