Sebbene l’attività di acquisto nelle maggiori destinazioni sia rimasta relativamente tranquilla, i principali produttori di acciaio iraniani hanno mantenuto attiva l’esportazione di billette. Un’acciaieria iraniana ha recentemente venduto un grosso carico con un leggero aumento del prezzo. Alcuni operatori ritengono che la recente imposizione della tassa sull’esportazione da parte della Russia possa aver rinnovato l’interesse nei confronti dei semilavorati provenienti dall’Iran.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, la Esfahan Steel Company ha da poco chiuso una gara d’appalto per l’esportazione di 30.000 t di billette a sezione quadrata 3SP da 150 mm con spedizione nella seconda metà di novembre. Sembra che la trattativa sia stata chiusa a 477 $/t FOB BIK. Il prezzo precedente del fornitore si era attestato a 473 $/t FOB a metà settembre.
In aggiunta a ESCO, la società iraniana Chadormalu Mining and Industrial Company ha messo in vendita 30.000 t di billette in una gara d’appalto per l’esportazione, anche in questo caso con spedizione prevista per la fine di novembre dal porto di Bandar Abbas. La gara è aperta fino al 9 ottobre.
In generale, la disponibilità delle billette iraniane per l’esportazione rimane limitata, in parte a causa del tentativo delle acciaierie di adattarsi alla recente imposizione della tassa di esportazione del 2%. Secondo una fonte di mercato, però, il numero di offerte potrebbe aumentare man mano che «i problemi stagionali legati alla disponibilità elettrica volgono al termine». Per contro, altri riferiscono che a partire da novembre potrebbero entrare in vigore alcune restrizioni sull’uso del gas naturale.