I prezzi delle billette di origine indiana sono rimasti stabili nell’ultima settimana, ma l’ottimismo legato al possibile raggiungimento di un punto di minimo e alla ripresa degli acquisti non ha trovato conferma. Secondo quanto appreso da SteelOrbis da fonti del settore il 2 luglio, i compratori asiatici continuano a mantenere un atteggiamento attendista o a proporre offerte troppo basse per risultare interessanti per i venditori indiani.
Le fonti riferiscono che, sebbene i prezzi per l’export di billette di origine indiana si mantengano nella fascia 415-425 $/t FOB e i produttori locali ritengano che il mercato abbia toccato il fondo, i compratori nei principali mercati di destinazione restano prudenti, temendo che questa stabilità sia solo temporanea.
Secondo le stesse fonti, la situazione in Medio Oriente rappresenta ancora un fattore di incertezza, con molti acquirenti restii ad affrontare i rischi legati ai costi di trasporto e ai tempi di consegna.
«Anche se il mercato avesse davvero toccato il fondo, mancano fattori reali in grado di innescare una ripresa. A pesare sul clima di mercato infatti, non è solo l’instabilità geopolitica in Medio Oriente, ma anche le prospettive di domanda nei principali mercati, che restano complessivamente deboli», ha commentato un rappresentante di un’acciaieria indiana.
«La stabilità osservata nell’ultima settimana non può essere considerata un segnale positivo finché non si registra una ripresa concreta dell’attività commerciale, che a sua volta dipende da un miglioramento della domanda», ha aggiunto la stessa fonte.
Nel frattempo, sul mercato domestico, i prezzi di scambio delle billette hanno mostrato un andamento misto a fronte di volumi molto deboli. A Mumbai, i prezzi sono saliti di 300 INR/t (pari a 4 $/t), raggiungendo i 39.600 INR/t (462 $/t) franco magazzino. A Raipur, invece, nel centro del Paese, i prezzi sono scesi di 150 INR/t (2 $/t), attestandosi a 36.900 INR/t (431 $/t) franco magazzino.
1 USD = 85,70 INR