Secondo quanto appreso da SteelOrbis in ambienti commerciali e industriali mercoledì 3 aprile, l’attività commerciale sul mercato indiano delle billette è marginalmente aumentata con l’arrivo di nuovi venditori, ma le trattative reali sono state concluse a prezzi inferiori, a indicare l’umore negativo tra le destinazioni asiatiche e l’avvicinarsi del minimo di mercato.
I prezzi di riferimento delle billette dall’India si sono ammorbiditi dai 485-495 $/t FOB della scorsa settimana a 480-490 $/t FOB, poiché alcuni venditori hanno concesso sconti alla luce di un ulteriore indebolimento delle offerte di acquisto.
Secondo le fonti, almeno tre o quattro acciaierie private e un produttore governativo hanno attivamente spinto per la vendita di volumi all’estero, benché una delle maggiori non abbia voluto abbassarsi ai livelli attuali.
Un’acciaieria privata ha segnalato uno scambio di 20.000 t in consegna a Singapore a 480 $/t FOB, mentre una governativa ha ricevuto l’offerta di acquisto più alta a 482 $/t FOB nell’ultima gara di appalto per 30.000 t di billette da 150 mm.
«Gli acquirenti mediorientali sono un po’ assenti per via del Ramadan, mentre quelli asiatici cercano livelli più bassi dopo le pressioni cinesi. I venditori indiani sono divisi: alcuni abbassano i prezzi pur di vendere, mentre le grandi acciaierie non sono disposte a scendere alle condizioni attuali», ha affermato una fonte presso un’acciaieria.
«Vediamo più rischi di cali lato export. Abbiamo un certo margine di manovra negli impianti di rilaminazione e non ci serve vendere all’estero, poiché l’attuale prezzo praticabile non è fattibile per noi».
La scelta delle acciaierie più grandi di non esportare è stata sostenuta anche dalla ripresa dei prezzi di vendita locali, grazie ai miglioramenti registrati nei prodotti lunghi. I prezzi locali delle billette indiane hanno guadagnato 600 INR/t (7 $/t), arrivando a 42.900 INR/t (514 $/t) da Mumbai, e 1.150 INR/t (14 $/t) arrivando a 40.950 INR/t (491 $/t) da Raipur, nella regione centrale.
1 $ = 83,40 INR