Europa, lunghi: prezzi stabili o in aumento, tensione per i dazi e le quote di salvaguardia

giovedì, 10 aprile 2025 15:53:31 (GMT+3)   |   Brescia

La tensione è palpabile sul mercato europeo dei lunghi questa settimana. La maggior parte dei prezzi sia sui mercati di esportazione che sui mercati locali sono rimasti invariati, e molti attendono di capire che cosa succederà nei giorni e mesi a venire, in mezzo un panorama internazionale di grande incertezza dovuta principalmente all’atteggiamento di Trump riguardo ai dazi sulle importazioni.

Sul mercato italiano del tondo diverse fonti hanno segnalato che il livello auspicato un paio di settimane fa, pari a 340 €/t base partenza, è in qualche caso stato raggiunto. Ciò significa che il livello praticabile si è alzato di circa 20 €/t rispetto alla scorsa settimana, ma questo non significa che non siano più possibili accordi ai livelli precedenti. La domanda, tuttavia, si mantiene modesta, e con i cali dell’energia e del rottame si dubita del fatto che questi rincari possano durare. «I clienti stanno acquistando perché hanno livelli di magazzino bassi, ma con i cali dell’energia e del rottame, probabilmente questi aumenti avranno vita breve», ha commentato una fonte. «La domanda, comunque, rimane modesta, anzi, alta in Italia, ma non c’è nessun elemento che faccia pensare a un aumento strutturale. Per tornare a un certo equilibrio si dovrebbe abbassare la capacità produttiva, che in Italia è doppia rispetto al consumo dei prodotti finiti».

Per quanto riguarda la vergella, il mercato italiano riporta prezzi invariati a 635-650 €/t reso cliente per la qualità da trafila e a 605-620 €/t per quella da rete, ma «il mercato è molto nervoso per via del tira e molla di Trump su dazi e barriere», ha commentato una fonte. «Molti clienti chiedono di avere anteprime sui prezzi di maggio e fanno molta pressione. Nervosismo aggiuntivo è dato dalle quote Turchia che sono state superate abbondantemente, e il surplus porterà una ripartizione di +40-50 €/t sul materiale sdoganato».

In Germania sono stati segnalati aumenti di circa 20 €/t su tutte le qualità di vergella dopo un lungo periodo di stabilità, e stanno aumentando anche i prezzi in tutta l’Europa occidentale. La domanda del prodotto sembra buona, ma si teme per il futuro dei prezzi. Per ora l’Europa è protetta dalla bolla protezionistica della salvaguardia, ma gli effetti delle tante variabili presenti sul mercato restano difficili da prevedere.

Eccezion fatta per gli aumenti sopra citati, i prezzi export del tondo e della vergella provenienti dalla Grecia restano invariati rispettivamente a 595-600 €/t FOB e 590 €/t FOB, mentre le esportazioni di tondo dalla Spagna al Regno Unito attestano a circa 595 €/t FOB.

Infine, le offerte import di tondo e vergella dalla Turchia sono rimaste ufficialmente invariate a 550-555 €/t FOB e 555-565 €/t FOB per la spedizione di aprile, ma sono circolate anche voci di livelli di tondo pari a circa 525 €/t FOB. Le offerte provenienti dall’Algeria si sono attestate a 530-550 €/t FOB per la vergella e a 535-550 €/t FOB per il tondo. L’Egitto ha offerto 530-535 €/t FOB per il tondo e circa 550 €/t FOB per la vergella. Infine, le offerte di vergella da Indonesia e Vietnam si sono attestate rispettivamente a 520 €/t FOB e 540-575 €/t FOB.


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