I prezzi della vergella sono cresciuti in Italia nelle ultime settimane, sulla scorta di un restringimento dell'offerta, di un lieve incremento delle quotazioni del rottame e della mancanza di importazioni. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, i produttori italiani offrono vergella da trafila (SAE1006) a 490-500 €/t reso cliente, contro il livello di 480-490 €/t rilevato a fine ottobre.
Di recente un produttore del Nord Italia ha fermato temporaneamente il proprio impianto di vergella per manutenzione, circostanza che secondo una fonte«ha mandato in panico i compratori, che erano in possesso di basse scorte di sicurezza». Nel frattempo, un altro produttore ha dichiarato di essere tornato sul mercato della vergella da trafila a basso carbonio, tuttavia secondo un competitor si tratta di un ritorno «destinato a durare poiché quando i prezzi diminuiranno la produzione di questo tipo di materiale non sarà sostenibile per l'impianto».
Sul fronte dell'export, negli ultimi giorni è circolato il rumor della chiusura di una vendita di vergella dall'Italia verso la Turchia. Tuttavia l'operazione, che sarebbe la prima di questo tipo in oltre quindici anni, non è stata finora confermata né dal venditore né dal compratore. Ciononostante, un produttore ha affermato che dall'Italia di recente sono state effettuate vendite nel bacino del Mediterraneo, in Messico e in Canada a un prezzo di circa 440-450 €/t FOB.
Stefano Gennari