In Cina, i recenti aumenti di prezzo delle billette sul mercato locale e il crollo delle offerte nell’import hanno provocato una ripresa degli acquisti dall’estero. Dopo la lunga pausa, ora il mercato parla di più di 100.000 tonnellate di materiale acquistate nell’ultima settimana. Tuttavia, nonostante il mercato del Sud-est asiatico possa tirare un sospiro di sollievo, tra i player c’è ancora incertezza.
Il principale argomento di discussione riguarda la vendita, da parte di un commerciante indonesiano, di un volume di 50.000-60.000 tonnellate di billette da 150 mm a 622-623 $/t CFR con spedizione in Cina a febbraio. Nel mercato, le opinioni circa la quantità esatta sono discordi: alcuni parlano di due carichi con un volume totale di 50.000 tonnellate, ma forse anche di più. Altri invece ritengono che si tratti di solo 30.000-40.000 tonnellate. Ad ogni mondo, la vendita della indonesiana Dexin Steel è stata oggetto di lunghe discussioni nel mercato e per ora nessuna conferma è giunta da parte degli acquirenti cinesi. «Per me è un po’ alto – ha detto un trader di Singapore – E dubito che qualcuno sia disposto a pagare più di 610 $/t CFR».
SteelOrbis ha appurato che Dexin offre ancora billette con spedizione in Cina a febbraio a 630 $/t CFR. Il ritorno all’import da parte di Pechino è un dato importante e, dopo la calma dell’ultimo mese, se il trend dovesse rimanere costante potrebbe fornire supporto al mercato asiatico.
D’altra parte, qualcuno sostiene che le 50.000 tonnellate di billette vendute da Dexin non avessero come destinazione la Cina, ma l’America Latina. «Non mi sembra il tipo di volumi che comprerebbe un acquirente cinese –ha detto un trader internazionale – E poi, come abbiamo visto negli ultimi mesi, appena la Cina si ritira, quelle billette vengono vendute in ogni angolo del globo a distanza di poco tempo».
Nel mercato si parla anche di due ulteriori vendite da parte di commercianti iraniani e aventi entrambe come destinazione la Cina. Uno dei due carichi conterrebbe 30.000 tonnellate di billette spedite a dicembre per 601 $/t CFR, mentre l’altro sarebbe da 20.000 t per un prezzo di 610 $/t CFR e, secondo le fonti, con spedizione a gennaio.
Al momento, i produttori iraniani sono restii a chiudere nuovi contratti, come testimonia la notizia di un altro grosso produttore che ha interrotto le vendite «a causa del clima di incertezza in cui versa il mercato».
L’India, intanto, offre billette alla Cina a 640-650 $/t CFR, mentre in Russia tutto tace perché i produttori locali «non hanno fretta di vendire», ha spiegato una fonte.
Sul mercato locale cinese, le acciaierie di Tanghsan hanno aumentato i prezzi di 90 RMB/t (14 $/t) nel corso dell’ultima settimana, portando i prezzi a 4.420 $/t (694 $/t) franco produttore, ovvero 614 $/t IVA al 13% esclusa.
Intanto, i prezzi franco magazzino in Cina hanno toccato quota 4.500 RMB/t o 625 $/t, IVA esclusiva. Secondo le fonti, il prezzo di scambio più alto è stato registrato a Jiangsu: 620-625 $/t CFR.
Concludendo, il prezzo di riferimento per l’import è passato dai 600-620 $/t della scorsa settimana a 615-625 $/t CFR.
1 $ = 6,3729