I prezzi export delle billette asiatiche hanno continuato a salire oggi, 22 luglio, superando i 450 $/t FOB. Con l’allontanamento degli acquirenti, e la mancanza di offerte definitive da parte dei venditori, tuttavia, gli scambi si sono interrotti.
SteelOrbis ha aumentato il prezzo di riferimento per le billette cinesi a 450-460 $/t FOB, in rialzo di 10 $/t rispetto a ieri e di 20 $/t rispetto a venerdì. «Sebbene la domanda di billette manchi nel segmento export, con i rialzi dei futures stiamo assistendo a questi rimbalzi folli [delle offerte]», ha commentato una fonte con sede a Singapore. Le ragioni principali di questa tendenza crescente sono le continue discussioni riguardo a una revisione del segmento dell’offerta siderurgica sul mercato locale cinese e a un possibile supporto per i costi sempre più elevati delle materie prime, non solo il minerale di ferro, ma anche il coking coal e il coke.
In questo scenario, la maggior parte dei trader in Cina ha evitato di proporre quotazioni definitive per il mercato export, consapevole del fatto che la risposta degli acquirenti avrebbe tardato ad arrivare e che il focus avrebbe dovuto restare sul mercato locale cinese e su quello dei futures. «Ci sono offerte a 470 $/t CFR Manila, non ci importa se per le 3SP o le 5SP [che sono più care di almeno 5 $/t], perché il livello negoziabile è rimasto a un massimo di 440 $/t CFR», ha dichiarato un importatore del Sudest asiatico.
In Turchia e nell’area del golfo Persico le offerte per le billette cinesi, oggi, sono state poche e si sono attestate a un livello di 485-500 $/t CFR. «È un prezzo irragionevolmente alto per il mercato turco, che è stabile», ha affermato un’acciaieria turca.
Dopo un aumento di 7 $/t di ieri, oggi l’acciaieria indonesiana ha alzato le offerte di billette e bramme di 8 $/t, portandole a 455 $/t FOB per la spedizione di ottobre.