Herbert Eibensteiner, amministratore delegato dell'acciaieria austriaca Voestalpine, ha chiesto al governo austriaco di estendere la compensazione del prezzo dell'elettricità fino al 2030 per raggiungere gli obiettivi di transizione verde, secondo quanto riportato dai media locali. La legge sulla compensazione dei prezzi dell'elettricità, attualmente limitata a un anno, va a beneficio delle aziende a rischio di rilocalizzazione delle emissioni di anidride carbonica e sarà concessa alle aziende ammissibili attraverso un rimborso del 75% dei costi delle emissioni indirette sostenuti nel 2022, con pagamento nel 2023.
Finora l'azienda ha ricevuto circa 50 milioni di euro all'anno dalla compensazione del prezzo dell'elettricità. Tuttavia, poiché il consumo di elettricità di Voestalpine aumenterà significativamente nei prossimi anni a causa dei suoi piani di sostituzione degli altiforni con forni elettrici ad arco, l'estensione della legge è importante per l'azienda. Voestalpine costruirà un forno elettrico ad arco in ciascuno dei suoi due siti, Linz e Donawitz, con un investimento totale di circa 1,5 miliardi di euro, riducendo le emissioni di carbonio dell'azienda fino al 30%, come riportato in precedenza da SteelOrbis.