Il produttore ungherese di acciaio Dunaferr è stato costretto a spegnere il suo secondo altoforno il 16 settembre per una settimana, a causa della mancanza di coke, dovuta all’impossibilità di pagare i fornitori. Il partner austriaco Donau Brennstoffkontor GmbH si è rifiutato di consegnare il coke a Dunaferr.
Il 26 agosto, inoltre, l’azienda ha chiuso per 60 giorni il suo primo altoforno, con una capacità produttiva annua di 550.000 tonnellate di acciaio.
Queste chiusure influiscono direttamente sulla produzione di ghisa e acciaio. Poiché un arresto più lungo renderebbe impossibile la sopravvivenza dell’attività a causa dei costi di riavvio dei forni, Dunaferr deve riavviare gli altiforni rapidamente, richiedendo la fornitura di coke nella qualità e quantità necessarie entro una settimana.
Inoltre, ritiene di poter affrontare l’attuale crisi energetica solo con l’aiuto del governo attraverso misure di riduzione dei prezzi dell’energia.