Intervistato dal canale televisivo turco Bloomberg HT, Uğur Dalbeler, vicepresidente dell'associazione degli esportatori siderurgici turchi, ha commentato i possibili effetti della guerra in Ucraina sull'industria siderurgica turca. Ricordando che la Russia è il quinto produttore e il secondo esportatore mondiale di acciaio, Dalbeler ha affermato che la scomparsa della quota totale del 15% di Russia e Ucraina nei mercati di esportazione sta causando grossi problemi. Metà dei 13 milioni di tonnellate di beni intermedi e prodotti finiti importati in Turchia nel 2021 ha avuto origine in questi due paesi. Inoltre, 7 milioni di tonnellate di materie prime sono stati importati da Russia e Ucraina per la produzione di acciaio. Secondo Dalbeler, l'impossibilità di importare da questi paesi influirà negativamente sull'industria siderurgica turca nel breve termine.
Tuttavia, sottolineando che le industrie siderurgiche di questi due paesi sono sostenute dai rispettivi governi e hanno vantaggi rispetto alla Turchia in termini di energia e materie prime, Dalbeler ha detto che l'industria siderurgica turca nel medio termine potrà produrre l'acciaio mancante attraverso nuovi investimenti. Poiché gli embarghi sull'acciaio dalla Russia continueranno anche nel caso di una rapida risoluzione del conflitto, secondo Dalbeler la domanda di acciaio turco aumenterà e la situazione per l'industria siderurgica turca sarà «vantaggiosa» nei prossimi due anni.
Süleyman Ekinci, presidente dell'associazione degli industriali e degli imprenditori di Ostim (OSİAD), ha dichiarato che la guerra tra i due paesi ha causato difficoltà nell'accesso da parte delle PMI alle materie prime. Inoltre, i prezzi sono stati influenzati negativamente e le linee di produzione si sono fermate. Ricordando che le catene di approvvigionamento sono state interrotte a causa della guerra, Ekinci ha affermato che le scorte saranno sufficienti per un'altra settimana al massimo e che i ritardi nelle consegne hanno iniziato a farsi sentire.