La Commissione Europea ha fatto sapere di aver rifiutato la richiesta di un prezzo minimo all'import in sostituzione di dazi fissi per tonnellata avanzata da alcuni produttori riguardo alle importazioni di determinati prodotti piani laminati a caldo provenienti da Brasile, Iran, Russia e Ucraina.
La Commissione lanciò un'indagine antidumping nel luglio del 2016 e all'inizio di ottobre 2017, al termine della stessa, impose dazi definitivi tra i 17,6 e i 96,5 euro la tonnellata.
Nel corso dell'indagini, sei produttori/esportatori dei suddetti paesi avevano avanzato la proposta dell'imposizione di un prezzo all'importazione minimo in luogo di dazi fissi. I produttori in questione erano Companhia Siderúrgica Nacional e Usinas Siderurgicas de Minas Gerais SA (Brasile), Mobarakeh Steel Company (Iran), PJSC Magnitogorsk Iron and Steel Works e Novolipetsk Steel OJSC (Russia) e Metinvest Group (Ucraina).
La Commissione ha stabilito che un prezzo all'importazione minimo sarebbe inadeguato poiché non rimuoverebbe gli effetti dannosi del dumping in relazione a tutte le categorie di prodotto, in particolare quelle più costose. Pertanto, resteranno in vigore gli attuali dazi definitivi.