Dopo un lungo periodo di tagli, la Banca Centrale Turca ha annunciato ieri, 22 giugno, di aver aumentato il tasso di interesse principale dall’8,5% al 15%, anche se l’aumento è inferiore alle aspettative degli ambienti finanziari. L’investment bank statunitense Morgan Stanley aveva previsto che il tasso sarebbe salito al 20%, mentre Goldman Sachs al 40%. Il taglio dei tassi di interesse era iniziato nel settembre 2021, quando si attestavano al 19%.
Secondo la dichiarazione della Banca Centrale, il Comitato di politica monetaria determinerà il tasso di riferimento in modo da creare le condizioni monetarie e finanziarie necessarie a garantire un calo dell’inflazione, con l’obiettivo di raggiungere il 5% nel medio termine.
La prima risposta delle acciaierie turche al nuovo tasso di interesse è stata quella di chiudere i prezzi di vendita del tondo sul mercato interno, per valutare la situazione. Tuttavia, i commercianti locali di tondo sentiti da SteelOrbis hanno dichiarato che si aspettano un aumento a causa della svalutazione della lira. «Le aspettative iniziali per i nuovi tassi si aggiravano intorno al 20% o più, perciò il 15% è stato inferiore alle previsioni», ha dichiarato uno di loro. «Abbiamo iniziato a ricevere richieste di tondo nel mercato spot, poiché la gente si aspetta prezzi più alti nel prossimo periodo».
Un altro ha commentato: «Probabilmente ci vorrà del tempo prima che la domanda interna di tondo torni a livelli sani. Il 15% non è sufficiente, ma almeno fa sperare in un ritorno alla normalità: siamo consapevoli che la stretta monetaria continuerà. Credo che un tasso di interesse del 26-27% sia ragionevole per la fine del 2023».
Un fornitore di rottami e billette ha dichiarato: «Anche se non è un’ottima notizia per il mercato ci sarà comunque un po’ di fiducia, quindi la gente potrà adeguare le proprie aspettative e gli affari riprenderanno».
«Nel frattempo, questa decisione avrà un impatto sulle già vulnerabili capacità finanziarie di tutti gli operatori, poiché ora saranno aumentati anche i tassi di credito», ha commentato un’altra fonte.