Ad agosto di quest'anno la produzione turca di acciaio grezzo è cresciuta del 22,9% su base annua, ammontando a 3,2 milioni di tonnellate.
Nel periodo gennaio-agosto l'output è cresciuto invece dello 0,6%, attestandosi a 22,7 milioni di tonnellate. I dati sono stati raccolti e diffusi dall'associazione dei produttori siderurgici turchi (TCUD).
Nei primi otto mesi dell'anno il consumo di acciai finiti in Turchia è cresciuto del 13% a 19 milioni di tonnellate, mentre nel solo mese di agosto è incrementato del 27,5% a 2,9 milioni di tonnellate.
Nel mese di agosto, l'export turco di acciaio è ammontato a 1,5 milioni di tonnellate (-10,3%), mentre in valore si è attestato a 1,02 miliardi di dollari (+14,9%). Sempre l'export nei primi otto mesi del 2020 è ammontato a 13 milioni di tonnellate (-10,2%), mentre in valore ha raggiunto 9,1 milioni di dollari (-16%).
Venendo all'import, la Turchia ha ricevuto 1,09 milioni di tonnellate (-7,7%) di acciaio, pari a un valore di 765,5 milioni di dollari (-12%). Le importazioni turche nei primi otto mesi dell'anno sono ammontate a 8,7 milioni di tonnellate (+8,7%), mentre il loro valore è stato di 6,3 milioni di dollari (-5,1%).
Secondo la TCUD, nonostante gli effetti negativi rilevati nel periodo della pandemia, gli incrementi della produzione e del consumo nei primi otto mesi del 2020 hanno migliorato le previsioni per i restanti mesi dell'anno. Tuttavia, il fatto che la metà del consumo del mercato domestico provenga dall'import ha ridotto i tassi di utilizzo della capacità. La TCUD ha affermato che le misure commerciali della Commissione europea continuano a limitare le esportazioni turche di acciaio applicando in modo unilaterale l'accordo di unione doganale e di libero scambio con la Turchia. L'industria siderurgica turca si aspetta che la Commissione ponga fine alle misure protezionistiche e intensifichi gli sforzi per garantire un commercio libero ed equo.