Le agenzie di rating internazionali Standard and Poor's e Fitch hanno rispettivamente declassato il rating della Turchia da BBB- a BB+ e l'outlook da "stabile" a "negativo" a causa del peggioramento delle condizioni economiche del paese (peggioramento bilancia pagamenti e pressioni inflazionistiche), aggravate anche dalla persistente debolezza della sua valuta e dagli attacchi terroristici che hanno danneggiato la fiducia dei consumatori e il settore turistico.
Fitch ha dichiarato che la crescita economica del paese è rallentata drasticamente nella seconda metà del 2016 e si prevede un ritmo di recupero di gran lunga inferiore alle performance turche degli ultimi anni. La media prevista tra il 2016 ed il 2018 per la crescita economica della Turchia è pari al 2,3%, contro la media del 7,1% registrata nel quinquennio terminato nel 2015. Non sono infine previsti investimenti importanti a meno che non vengano realizzate riforme strutturali e molto più aggressive di quelle viste negli ultimi anni.
Secondo S&P, la politica monetaria della banca centrale turca per arginare le pressioni valutarie e inflazionistiche potrebbe rivelarsi insufficiente.