Mercoledì 29 giugno, il governo britannico ha annunciato una nuova ondata di sanzioni contro la “cerchia ristretta” del presidente russo Vladimir Putin. Oltre all’oligarca Vladimir Potanin, il secondo uomo più ricco della Russia e proprietario del conglomerato Interros, proprietario di Rosbank e di quote della Tinkoff Bank, le nuove sanzioni includono Sergey Tsivilyov, il governatore della regione di Kemerovo, e Anna Tsivilyova, la presidente della società mineraria Kolmar. L’attività principale della società Kolmar è la creazione di depositi di antracite nella Yakutia meridionale in Russia, con la successiva produzione e lavorazione. Le riserve della società Kolmar ammontano a più di un miliardo di tonnellate di carbone, la maggior parte delle quali è costituita da carbone da coke di alta qualità. La notizia ha fatto scalpore tra gli operatori del mercato asiatico del carbone da coke, sebbene sia ancora da stabilire l’apparente impatto sulla collaborazione con il fornitore russo. «La Cina non si preoccupa delle sanzioni occidentali» ha dichiarato una fonte dell’Asia. «Al contrario, le aziende al di fuori della Cina sì». Ha poi aggiunto che, in seguito all’imposizione delle sanzioni, sono stati annullati gli accordi firmati in precedenza con destinazione non cinese.
Nel 2021, la produzione di carbone di Kolmar, secondo quanto dichiarato dall’azienda, è ammontata a 16,7 milioni di tonnellate.