Utile in forte calo nonostante l’aumento delle vendite nette. Questi in sintesi i risultati registrati dal produttore siderurgico giapponese Nippon Steel & Sumitomo Metal Corp. (NSSMC) nel primo semestre dell’anno finanziario 2019/20, terminato lo scorso 30 settembre. In tale periodo l’utile netto ha registrato un crollo del 57,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ammontando a 49,44 miliardi di yen (457,77 milioni di dollari). Le vendite nette si sono invece attestate a 3,05 trilioni di yen (28,24 miliardi di dollari), il 3,6% in più su base annua.
Le vendite nette da parte del segmento della produzione siderurgica hanno raggiunto i 2,7 trilioni di yen (25 miliardi di dollari), riportando una crescita del 4,2% su base annua.
Nello stesso semestre la società ha prodotto 24,26 milioni di tonnellate di acciaio grezzo (+2,6%), mentre le spedizioni sono rimaste pressoché stabili a 18,43 milioni di tonnellate.
Secondo quanto comunicato da NSSMC, il segmento della produzione ha risentito di una riduzione della domanda domestica per l’export indiretto, causata dal minor consumo in Asia. Anche la domanda estera è stata piuttosto debole, in particolare quella di acciai piani, in quanto la produzione di beni di consumo è diminuita per via dei timori di un peggioramento delle condizioni economiche in Cina. La società sostiene che i prezzi dell’acciaio in Giappone siano rimasti sostanzialmente invariati, mentre le quotazioni nei mercati esteri erano già calate nella seconda metà dell'anno fiscale precedente rimanendo sullo stesso livello da allora.
NSSMC prevede di riportare vendite nette pari a 6,1 trilioni di yen (56,5 miliardi di dollari) nell’intero anno finanziario.