Liberty Ostrava, azienda siderurgica con sede nella Repubblica Ceca e filiale della britannica Liberty Steel, ha dichiarato di aver aggiornato il piano di ottimizzazione delle proprie attività, che prevede il riavvio dell'altoforno n. 3, fermo da ottobre a causa del calo della domanda di acciaio in Europa, e la messa a regime dell'acciaieria a gennaio.
Secondo quanto riferito, il piano di ottimizzazione aggiornato incorporerà un nuovo modello operativo, che consentirà alle acciaierie a valle di operare a una capacità superiore e in modo più redditizio. Il piano si concentrerà sulla conservazione della liquidità, chiudendo temporaneamente la produzione di prodotti per i quali la domanda è scarsa o nulla, come la vergella, e producendo invece prodotti di alto valore per i quali la domanda è forte, come le barre filettate.
L'azienda prevede anche di importare coke e acciaio semilavorato a basso costo da trasformare in laminatoio, con l'obiettivo di sfruttare a proprio vantaggio le condizioni di mercato sfavorevoli in Europa.
Inoltre, Liberty Ostrava ha ottenuto una moratoria specifica per i creditori nei confronti del fornitore di energia Tameh, consentendo all'azienda di negoziare le condizioni per assicurarsi l'energia alle normali tariffe di mercato, come già riportato da SteelOrbis. «Abbiamo già proposto a Tameh una serie di soluzioni per garantire un futuro sostenibile a entrambe le aziende. Tra queste, ieri abbiamo offerto a Tameh il carbone e i servizi necessari per mantenere in funzione l'impianto. Continueremo a confrontarci con Tameh nei prossimi giorni», ha dichiarato un portavoce dell'azienda.