Ancora in significativo calo sia l’export sia l’import, ma con una parziale ripresa a giugno. Questa la fotografia degli scambi di acciaio tra Italia e paesi extra UE nel primo semestre del 2020, secondo gli ultimi dati diffusi da Federacciai.
In gennaio-giugno l’Italia ha importato dai paesi extra UE 4,285 milioni di tonnellate di acciaio, ossia il 32,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Allo stesso tempo, l'export è ammontato a 1,871 tonnellate, facendo registrare una flessione del 16,1% su base annua. In entrambi i casi, il calo è stato inferiore a quello registrato nel periodo gennaio-maggio (quando import ed export erano scesi rispettivamente del 37% e del 19,3%), segno di un miglioramento della situazione nel mese di giugno.
Sul versante dell'import, i prodotti lunghi nei primi sei mesi del 2020 hanno fatto registrare un calo del 22,2%. In particolare, le importazioni di vergella sono scese del 15,2%, a 89mila tonnellate. Allo stesso tempo l’import di laminati mercantili (barre) è calato del 27,7%, a 73mila tonnellate.
L'import di acciai piani è diminuito del 30,7%. Tra i prodotti più importati, ci sono stati i coils (1.316.000 t, -36,9%), le lamiere a freddo (345mila t, -28,9%), le lamiere zincate a caldo (167mila t, -44,7%), la banda stagnata (150mila t, +36,4%), le lamiere a caldo e i larghi piatti (150mila t, +36,4%), i lamierini magnetici (119mila, -15,6%),
Per quanto riguarda l'export, sono stati registrati un -18,9% per i prodotti lunghi e un -3,3% per i piani. Sono calate sia le esportazioni di tondo per cemento armato (186mila t, -27,3%) sia quelle di vergella (172mila t, -14,9%), mentre sono cresciute quelle di rotaie e armamento (43mila t, +168,8%). In flessione le esportazioni di laminati mercantili: barre a -17,5% (per un totale di 47mila tonnellate), profilati a -27,3% (16mila tonnellate in totale) e piatti a -6,7% (14mila t).
Passando ai piani, sono calate le esportazioni di coils (152mila t, -23,2%), di lamiere a freddo (70mila t, -20,5%), di lamierini magnetici (6mila t, -33,3%), di lamiere elettrozincate (8mila t, -42,9%), di lamiere con altri rivestimenti metallici (4mila t, -33,3%). È invece cresciuto l’export di lamiere a caldo e larghi piatti (129mila t, +26,5%), di banda stagnata (23mila t, +53,3%) e di lamiere zincate a caldo (148mila t, +13,8%).
Venendo infine ai prodotti di 1ª trasformazione, in gennaio-giugno le esportazioni di tubi senza saldatura sono ammontate a 173mila t, quelle di tubi saldati a 193mila t, facendo segnare rispettivamente diminuzioni del 18,4% e del 21,5%.
Si riportano di seguito le variazioni in relazione ai volumi delle varie categorie di prodotti importate ed esportate (dati espressi in migliaia di tonnellate).
Prodotto |
Import |
Export |
Saldo |
|||||
Gen-giu 2019 |
Gen-giu 2020 |
Variaz. |
Gen-giu 2019 |
Gen-giu2020 |
Variaz. |
Gen-giu 2019 |
Gen-giu 2020 |
|
Lingotti e semilavorati |
2.509 |
1.595 |
-36,4 |
200 |
98 |
-51,0 |
-2.309 |
-1.497 |
Prodotti lunghi |
221 |
172 |
-22,2 |
614 |
498 |
-18,9 |
393 |
326 |
Prodotti piani |
3.366 |
2.331 |
-30,7 |
610 |
590 |
-3,3 |
-2.756 |
-1.741 |
Prodotti 1ª trasformazione (*) |
197 |
153 |
-22,3 |
715 |
612 |
-14,4 |
518 |
459 |
Prodotti 2ª trasformazione (**) |
42 |
34 |
-19,0 |
90 |
73 |
-18,9 |
48 |
39 |
TOTALE |
6.335 |
4.285 |
-32,4 |
2.229 |
1.871 |
-16,1 |
-4.106 |
-2.414 |
(*) Tubi senza saldatura e saldati, semilavorati fucinati e fucinati in barre, barre e profilati a freddo, filo trafilato, nastro a freddo.
(**) Profilati per miniere e saldati, materiale per impalcature, accessori per tubi, flange, lamiere striate, graniglie e polveri di ghisa.
Stefano Gennari