Nell'ultima giornata dell’evento SteelOrbis 2023 Spring Conference & 88th IREPAS Meeting, tenutosi a Barcellona dal 7 al 9 maggio, Jens Björkman di Stena Metal International, presidente del comitato dei fornitori di materie prime, ha riassunto i risultati della riunione affermando che gli ultimi mesi sono stati difficili per il mercato globale dell'acciaio a causa del drastico calo dei prezzi, dell'aumento dei costi dell'energia e della debolezza della domanda globale.
Björkman ha sottolineato che la crisi energetica nell'UE si è attenuata, tornando ai livelli prebellici e attestandosi su una media decennale, anche se gli alti tassi di interesse continuano a rappresentare una sfida. Ha affermato che è probabile che si verifichino tagli alla produzione in vista dell'estate, con conseguente riduzione dei prezzi dei rottami e degli ordini.
Per quanto riguarda le potenziali conseguenze della recente revisione del regolamento sulle spedizioni di rifiuti da parte del Parlamento europeo, Björkman ha dichiarato che le spedizioni di rottami verso i paesi OCSE come la Turchia – che sono le principali destinazioni per l'approvvigionamento di rottami – rappresenteranno una sfida importante per l’UE, in quanto richiederanno lunghe procedure di notifica e limiteranno la capacità di commercio. Inoltre, il presidente della commissione ha osservato che entro cinque anni l’UE consumerà la maggior parte del rottame generato nella regione stessa, poiché la sua produzione di acciaio passerà ai forni elettrici ad arco nell'ambito degli obiettivi per l'acciaio verde.
Oltre alle molteplici sfide, secondo quanto dichiarato dal presidente del comitato, la Turchia sta affrontando attività commerciali in sordina in vista delle imminenti elezioni, tra tagli alla produzione e una domanda debole di prodotti siderurgici finiti. Björkman ha poi aggiunto che, una volta terminato il periodo elettorale, è probabile che la Turchia veda una certa ripresa dell’attività interna, anche se la domanda sul mercato locale non sarà sufficiente e quindi la Turchia dovrà cercare di esportare di nuovo. Per quanto riguarda la domanda di rottami in Turchia, il presidente della commissione ha affermato che nei prossimi mesi ci si aspetta “una domanda normale più lenta”.