IREPAS, Alexander Gordienko: le esportazioni dalla Cina potrebbero raggiungere i livelli record del 2015

martedì, 30 aprile 2024 09:33:57 (GMT+3)   |   Istanbul

Durante la sua presentazione alla SteelOrbis 2024 Spring Conference & 90th IREPAS Meeting in corso a Berlino dal 28 al 30 aprile, Alexander Gordienko, direttore export del gruppo spagnolo CELSA, ha affermato che – malgrado le scarse aspettative – l’economia mondiale registra ancora una crescita costante, con un aumento del PIL previsto al 3,2% sia per il 2024 che per il 2025. In particolare subirà un rimbalzo da livelli molto bassi; le economie forti avranno andamento inferiore al previsto, mentre paesi come Grecia e Spagna stanno facendo meglio del previsto. Gordienko ha sottolineato che l’economia statunitense è in sovraccarico, mentre quella cinese è in difficoltà per via della regressione nel settore immobiliare. Poiché la domanda in Cina resta debole le esportazioni diventeranno la sua principale fonte di crescita, il che comporterà il rischio dell’insorgenza di tensioni commerciali. Dall’altro lato, grazie a queste tensioni i mercati emergenti stanno registrando ottime performance.

Per quanto riguarda la produzione siderurgica, il rappresentante di CELSA ha fatto notare che, secondo i dati di worldsteel, sarebbe diminuita nel primo trimestre di quest’anno. In questo periodo sono stati registrati cali in Cina, Giappone, Stati Uniti, Corea del Sud e Unione Europea, mentre il Brasile ha registrato un aumento del 6%, l’India del 9,7%, l’Iran del 16,3% e la Turchia – ha enfatizzato Gordienko – del 28,4%.

Nel 2023 la produzione globale di lunghi è diminuita del 5,3%, in calo rispetto al picco registrato nel 2021. Nel 2024 è previsto un declino dello 0,5%, il che comporterebbe una perdita di 12 milioni di tonnellate rispetto all’anno precedente. Guardando ai singoli prodotti è stata la vergella a registrare la diminuzione più significativa, che per il 2024 prevede un ammontare di 8 milioni di tonnellate.

Gordienko ha affermato che i prezzi sono rimasti stabili dall’ultima conferenza, reagendo molto lentamente ai cambiamenti della domanda e dei prezzi delle materie prime. Ha inoltre menzionato il fatto che i tassi di sfruttamento della capacità sono stati molto bassi e che sul mercato sono comparse piccole nicchie regionali, difese da dazi e quote. Riguardo all’evoluzione del divario dei prezzi del tondo, il direttore export di CELSA ha dichiarato che il 2023 è stato un anno complesso per i produttori siderurgici e il 2024 lo sarà ancora di più, poiché la domanda non si riprenderà – pare – fino al 2025. «La ripresa della domanda sarebbe un’ottima notizia, ma finora, sfortunatamente, non sono arrivate buone notizie».

Sottolineando l’inizio delle indagini sulle possibili frodi sul mercato export esente da IVA da parte del governo cinese, Gordienko ha affermato di ritenere personalmente che, sebbene questo potrebbe causare un temporaneo rallentamento delle esportazioni nei prossimi mesi, il mercato cinese troverà un modo per continuare a esportare, poiché le esportazioni rappresentano la principale fonte di crescita per il paese. A marzo di quest’anno la Cina ha esportato 9,9 milioni di tonnellate, il che significa che la proiezione dell’anno ammonta a 103 milioni. Sulla base dei volumi di esportazione nel primo trimestre dell’anno, è possibile che vengano toccati i livelli record del 2015.


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