Ind-Ra: dal coronavirus rischi a breve termine per l'industria siderurgica

lunedì, 09 marzo 2020 18:20:10 (GMT+3)   |   Istanbul
       

India Rating and Research (Ind-Ra) ha dichiarato di aspettarsi che l'epidemia di coronavirus aumenti i rischi di peggioramento dell'industria siderurgica nel breve termine, e ha aggiunto che i bassi prezzi dell'acciaio sul mercato indiano già stanno incidendo negativamente sui margini operativi. Tuttavia, l'entità dell'impatto dipenderà dalla gravità e dalla durata del virus in Cina e in altre parti del mondo. Certamente, l'entità dello squilibrio globale dell'offerta potrebbe essere sostanziale, poiché la sola Cina produce e consuma più della metà della produzione mondiale di acciaio.

La produzione cinese di acciaio, nonostante i continui sforzi volti alla sua riduzione, potrebbe superare il consumo di acciaio, che è in diminuzione, con conseguenti accumulo di scorte e pressione sui prezzi. Secondo Ind-Ra, in Cina non c'è stata riduzione nella produzione di acciaio. Nelle province dello Hebei, del Liaoning e dello Shandong vengono registrate capacità di produzione pari a 100 milioni di tonnellate all'interno di ciascuna. 
La Cina ha risentito molto del calo della domanda a causa del rallentamento generale dei consumi e della debole richiesta nel mercato edilizio.

Lo squilibrio tra domanda e offerta potrebbe anche aggravarsi se peggiorasse l'epidemia in altre grandi nazioni produttrici di acciaio, come in Giappone, Corea del Sud, India e Stati Uniti. Attualmente, l'utilizzo della capacità degli impianti dei produttori indiani non è stato direttamente influenzato, poiché non vi sono esportazioni in Cina né importazioni dirette di materie prime dal Paese.

Ind-Ra ha dichiarato che il coronavirus potrebbe avere un impatto sulla crescita della domanda cinese di acciaio nel 2020, il che potrebbe significare un surplus di circa 10 milioni di tonnellate. La riduzione della domanda in Cina nel primo trimestre ha comportato un aumento delle scorte del 20% su base annua. L'agenzia prevede che la domanda cinese di acciaio si fermerà per un periodo ma non scomparirà. Anzi, le misure attuate per stimolarla la sosterrebbero nella seconda metà dell'anno in corso.

Nella peggiore delle ipotesi, se la diffusione del virus dovesse protrarsi oltre aprile 2020 fino a giugno 2020, non solo la Cina, ma anche altri grandi consumatori potrebbero soffrire del mancato consumo locale di acciaio. Ciò manterrebbe bassi i prezzi dell'acciaio anche durante la seconda metà dell'anno. Ind-Ra non è in grado di valutare uno scenario simile e ritiene che perfino uno stimolo fiscale potrebbe non consentire una ripresa. Nella seconda metà dell'anno l'export cinese potrebbe aumentare, in base alla disponibilità della logistica portuale, poiché i produttori cercheranno di compensare con le esportazioni il calo della domanda interna e le perdite di profitto riscontrate nella prima metà del 2020.


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