Il Gruppo Arvedi ha comunicato l'approvazione del bilancio di esercizio e dei dati consolidati al 31 dicembre 2011 da parte dell'assemblea degli azionisti della capogruppo Finarvedi Spa.
I ricavi consolidati sono cresciuti del 29% rispetto al 2010 raggiungendo 2,345 miliardi di euro: si tratta di un balzo in avanti superiore a 500 milioni. Il miglioramento della performance finanziaria del gruppo con sede a Cremona risulta evidente soprattutto dalla voce del Margine Operativo Lordo, incrementato del 41% rispetto all'esercizio precedente fino a raggiungere 231,2 milioni di euro (163,6 milioni nel 2010). Il rapporto tra ricavi e MOL è così passato dal 9% al 9,9%.
Il risultato netto dell'esercizio 2011, nonostante la contabilizzazione di ammortamenti per 106,1 milioni di euro, ha raggiunto un utile di 25,9 milioni, ovviando alla perdita netta di 4 milioni di euro registrata nel 2010.
Nel comunicato stampa emanato da Arvedi, si sottolinea il trend positivo che ha caratterizzato l'andamento del mercato siderurgico nello scorso anno (con particolare riferimento al primo semestre) sia sul versante dei prezzi che dei consumi. Altri fattori determinanti per il miglioramento del bilancio sono stati la politica commerciale del gruppo, che ha privilegiato l'incremento delle esportazioni verso i più dinamici mercati extra europei, implementata grazie alla fornitura di gamme sempre più articolate di prodotti di qualità e ad alto valore aggiunto.
Unica nota negativa, l'aumento di 143 milioni dell'indebitamento finanziario. Secondo l'azienda, però, questo è riconducibile agli ingenti investimenti effettuati (1,1 miliardi negli ultimi cinque anni) con l'obiettivo dell'espansione operativa. Inoltre, viene sottolineato un certo rallentamento nella puntualità nei pagamenti derivante dalla rarefazione del credito bancario: tale situazione, seppure temporanea, ha comportato un imprevisto aumento del fabbisogno finanziario.
Le previsioni economiche del Gruppo Arvedi per l'anno in corso sono "più prudenziali, in termini di risultato, rispetto all'esercizio precedente" a causa dell'andamento più riflessivo del mercato in generale. Il bilancio consolidato, tuttavia, nei prossimi anni sarà alleggerito per l'assenza di grandi investimenti: l'azienda dichiara infatti totalmente completati i processi siderurgici avendo raggiunto soddisfacenti risultati qualitativi e quantitativi. Questo potrebbe significare una velata smentita alle voci, riportate anche da SteelOrbis, che volevano la società con sede a Cremona potenzialmente interessata a rilevare da ArcelorMittal il centro di zincatura e laminazione a freddo di Piombino (ex Magona).
Il comunicato stampa si conclude con l'annuncio che dall'1 gennaio 2013 tutto lo stabilimento (laminazione a caldo, a freddo ed impianti di finitura) potrà operare al 100% con un output di alta gamma di qualità.