Gli sforzi della Cina tesi a mantenere la produzione di acciaio attorno allo stesso livello del 2020 hanno inciso sui dati dei primi dieci mesi di quest'anno. Nel periodo gennaio-ottobre il paese ha sfornato 877,05 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, vale a dire lo 0,7% in meno su base annua secondo i dati dell'ufficio nazionale di statistica (NBS). Nei primi nove mesi l'output segnava ancora un aumento (+2%).
Nello stesso periodo la produzione di acciai finiti è ammontata a 1,12 miliardi di tonnellate, il 2,8% in più su base annua, una crescita di 1,8 punti percentuali più lenta rispetto a quella registrata nel periodo gennaio-settembre.
La produzione di ghisa allo stesso tempo è calata del 3,2%, attestandosi a 734 milioni di tonnellate. In questo caso il calo è stato di 1,9 punti percentuali maggiore rispetto a quello rilevato a gennaio-settembre.
In quanto al mese di ottobre, la produzione di ghisa è ammontata a 63,03 milioni di tonnellate (-19,4% su base annua), quella di acciaio grezzo a 71,57 milioni di tonnellate (-23,3%), quella di acciai finiti a 101,74 milioni di tonnellate (-14,9%). Su base mensile le flessioni sono state rispettivamente del 3,3%, del 2,94% e dello 0,21%.
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