CIB: la Turchia perde competitività contro i paesi del Golfo

venerdì, 20 ottobre 2023 12:47:16 (GMT+3)   |   Istanbul
       

L’Associazione turca degli esportatori di acciaio (CIB), in visita a Varsavia dall’11 al 13 ottobre, ha dichiarato che l’industria siderurgica turca ha iniziato a perdere mercati di esportazione a causa di nuovi concorrenti, e che occorre investire in prodotti ad alto valore aggiunto. 

Il capo della delegazione Ahmet Kamil Erciyas, membro del consiglio di amministrazione della CIB, ha dichiarato che la Turchia è stata superata persino dall’Iran, paese che non aveva mai fatto parte della classifica mondiale dei produttori di acciaio. «Noi, che in precedenza avevamo addirittura superato la Germania, ora siamo di nuovo al di sotto», ha aggiunto. Per quanto riguarda il rottame e l’energia, gli input più importanti per l’industria siderurgica, Erciyas ha affermato che la Turchia vorrebbe prezzi compatibili con quelli dei mercati globali. 

Siccome i recenti investimenti effettuati nei paesi del Golfo li hanno trasformati da importatori a esportatori, e hanno iniziato a competere con l’acciaio turco, Erciyas ha osservato che la Turchia ha perso mercato a causa dei vantaggi che detti paesi hanno in termini di energia e manodopera. 

Riguardo all’aumento dei prezzi del rottame, il membro del consiglio di amministrazione della CIB ha affermato che il 35% dell’industria siderurgica turca produce dal minerale di ferro e il 65% dal rottame. Premesso che le materie prime sono importate, ha spiegato, poiché le vendite sono diminuite l’industria siderurgica turca ha difficoltà a far fronte alle spese fisse, per non parlare dei profitti. 

A fronte dell’aumento dei prezzi dei fattori produttivi, Erciyas ritiene che le fabbriche dovrebbero chiudere o concentrarsi sulla realizzazione di prodotti ad alto valore aggiunto, ma che la situazione finanziaria della Turchia, al momento, non è in grado di sostenere gli investimenti necessari. «Stiamo attraversando un periodo molto difficile. Ai nostri problemi si sono aggiunti anche quelli relativi alle quote: negli Stati Uniti i produttori operano con un margine di profitto pari almeno al 25%. Noi gestiamo la produzione dalla polvere di rottame, e, naturalmente, il nostro margine di profitto è basso. L’industria siderurgica turca non avrà mai un 25% di margine», ha aggiunto. 

Erciyas ha osservato poi che la Cina, che domina il 60% del mercato globale, può determinare i prezzi a suo piacimento, e, in quanto maggior produttore di acciaio al mondo, ha un grande vantaggio sull’industria siderurgica turca, con misure di protezione che possono essere definite concorrenza sleale; infatti, la Turchia è in ritardo nonostante il suo vantaggio economico.


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