Bloomberg: Tata Steel Europe valuta la vendita di alcuni asset britannici

mercoledì, 10 aprile 2013 18:11:50 (GMT+3)   |   Brescia
       

Secondo indiscrezioni raccolte dall'agenzia di informazione Bloomberg, a causa della drastica riduzione della domanda di acciaio in Europa e del conseguente sotto sfruttamento degli impianti produttivi, il gruppo indiano Tata Steel starebbe prendendo in considerazione l'ipotesi di vendere alcuni degli asset situati nel Regno Unito.

Come noto la consociata Tata Steel Europe raggruppa le attività che fino al 2007 facevano parte del gruppo anglo-olandese Corus, rilevato con una maxi-operazione del valore di 12 miliardi di dollari. Gli asset più rilevanti sono le acciaierie a ciclo integrale di Port Talbot (Galles), il cui altoforno n° 4 è stato recentemente ricostruito grazie ad un investimento di circa 210 milioni di euro, e di Scuthorpe (Inghilterra), oltre a quella di Ijmuiden (Paesi Bassi). Secondo le fonti anonime di Bloomberg, Tata Steel starebbe valutando anche la possibilità di cedere parte delle sue attività attività australiane.

La volontà di vendere deriverebbe sia dal difficile momento attraversato dal mercato siderurgico europeo, dove l'overcapacity sembra essere ormai un dato ineluttabile, ma anche dalla necessità di riscattare - entro novembre 2016 - obbligazioni e presiti per un valore complessivo di 5,5 miliardi di dollari. Peraltro, gran parte del debito netto di 10,5 miliardi di dollari gravante su Tata Steel deriva proprio dall'acquisizione di Corus.

Il piano di riorganizzazione delle attività produttive britanniche di Tata Steel è già iniziato: come riferito da SteelOrbis, nello scorso mese di novembre l'azienda annunciò il taglio di 900 posti di lavoro e la chiusura di 12 stabilimenti in Gran Bretagna. Inoltre, Tata Steel ha già venduto uno degli asset rilevati nel pacchetto Corus, cioè l'acciaieria Teesside Cast Plant che a febbraio 2011 divenne proprietà del gruppo indonesiano Sahaviriya Steel Industries Pcl per circa 470 milioni di dollari.