Alacero, associazione siderurgica dell’America Latina, ha dichiarato che nel periodo compreso fra gennaio e ottobre dell’anno in corso il consumo apparente di acciai finiti nella regione in questione è stato pari a 58,3 milioni di tonnellate, un dato in crescita dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2013. Gli incrementi maggiori si sono registrati in Messico (+2,3 milioni di tonnellate, o +14%), in Perù (+560.000 tonnellate, o +24%), in Colombia (+452.000 tonnellate, o +15%) e nella Repubblica Dominicana (+94.000 tonnellate, o +30%). In controtendenza con questi dati, il consumo apparente di acciai finiti è sceso in Brasile (-1,35 milioni di tonnellate, o -6%), in Venezuela (-1,03 milioni di tonnellate, o -41%) ed in Ecuador (-273.000 tonnellate, -16%); tutte le variazioni percentuali fornite sono calcolate su base annua.
Nei primi dieci mesi dell’anno, il commercio sul mercato locale degli acciai finiti ha registrato un deficit annuo pari a 12,3 milioni di tonnellate, un dato in crescita del 14% rispetto allo stesso periodo del 2013. Sempre tra gennaio e ottobre, tutti i paesi dell’America Latina hanno riportato un deficit nel mercato degli acciai finiti, ed il caso peggiore è stato rappresentato dal Messico (con deficit pari a 4 milioni di tonnellate di acciai). Gli altri paesi che hanno evidenziato deficit importanti sono stati la Colombia (2 milioni di tonnellate), il Perù (1,7 milioni di tonnellate) ed il Cile (1,2 milioni di tonnellate).
Tra gennaio e novembre dell’anno in corso, la produzione di acciaio grezzo in America Latina è ammontata a 60,8 milioni di tonnellate, indicando un incremento dell’1% rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2013. Nel solo mese di novembre, l’output di acciaio grezzo nella regione è ammontato a 5,7 milioni di tonnellate, evidenziando dunque una crescita dell’8% su base annua.
Nei primi undici mesi dell’anno, la produzione di acciai finiti in America Latina (comprendendo anche la regione dei Caraibi) è ammontata a 51,8 milioni di tonnellate.