Il produttore siderurgico statunitense Ak Steel ha inviato ad alcuni dei 940 lavoratori dell’impianto di Ashland (Kentucky) una lettera di licenziamento temporaneo dovuta all’intenzione di interrompere l’attività dell’altoforno visto il forte calo della domanda di acciaio sul mercato locale. L’avviso anticipa di 60 giorni la chiusura dell’impianto.
Nella comunicazione la società ha specificato che non intende sospendere l’attività dell’impianto di zincatura di Ashland e che con la capacità produttiva degli altri impianti del gruppo sarà in grado di soddisfare le richieste dei clienti.
AK Steel sta soffrendo come altri produttori americani il peso delle importazioni a basso costo e ha chiesto alle autorità di indagare sulla possibilità di applicare nuove misure protezionistiche.