Secondo US Steel Corp. alcuni hacker del governo cinese avrebbero rubato per conto dei produttori siderurgici cinesi alcuni metodi proprietari per produrre acciai leggeri per farsi strada nel mercato americano dell’automotive.
In una denuncia presentata martedì all'International Trade Commission (ITC), US Steel ha dichiarato che un computer appartenente a un ricercatore del quartier generale di Pittsburgh è stato violato e che sono quindi stati rubati i piani per lo sviluppo di una nuova tecnologia. L'ITC, agenzia che opera nella politica commerciale degli Stati Uniti, ha ora 30 giorni per decidere se avviare un'indagine.
Solo due anni fa il Dipartimento della Giustizia americano accusò alcuni militari cinesi di spionaggio, per essersi impossessati di informazioni riservate da diverse società Usa, tra cui US Steel e Alcoa.
Nel frattempo le autorità cinesi hanno categoricamente smentito le accuse.
La partita è di fondamentale importanza poiché con le politiche di inquinamento sempre più restrittive il peso delle automobili è divenuto un fattore determinante, aprendo la strada al sorpasso dell’acciaio da parte dell’alluminio. La contromossa delle acciaierie è stata quella di investire molto in ricerca e sviluppo per produrre acciai leggeri che soddisfino gli standard imposti dalle case automobilistiche. La tutela della proprietà industriale diviene quindi un fattore chiave anche in un settore come quello siderurgico.