Ugur Dalbeler: la mancanza di domanda e l’overcapacity preoccupano i produttori

giovedì, 17 ottobre 2013 10:30:04 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Che valutazione farebbe di IREPAS durante la sua presidenza?
 
Il tempo è volato: il mio primo meeting di IREPAS è stato a Istanbul nel 1987 e la cosa più interessante dell’incontro è stata per me l’accesa discussione tra un moderatore e uno dei partecipanti. IREPAS è interattiva e produttiva e ciò la rende differente, ma c’è una differenza significativa tra la concezione attuale di IREPAS e quella del passato, e la principale ragione di questa differenza è il cambiamento delle condizioni nell’economia mondiale. A quel tempo, era come se stessimo formando una sorta di cartello, con l’incontro dei produttori operanti nella stessa regione con lo scopo di ottimizzare i loro profitti. Questo tipo di operazione è ora proibita quasi dappertutto. Quindi abbiamo elaborato un concetto differente e - credo - con un ottimo risultato. IREPAS sta cercando di permettere agli operatori del settore di stabilire tra di loro una rete di comunicazione. Per riassumere, nel passato solo alcuni produttori e commercianti erano coinvolti, ma ora quasi tutti gli operatori, compresi le banche finanziatrici, le società di logistica, i fornitori di materie prime e gli utenti finali sono interessati ai meeting IREPAS. Sono molto soddisfatto di ciò che IREPAS è ora e di come SteelOrbis abbia dato un enorme contributo in questo senso negli ultimi dieci anni. Vorrei estendere la mia gratitudine soprattutto a Murat Eryılmaz. IREPAS continuerà a migliorare e forse potremo raggiungere una più ampia piattaforma, includendo anche altri settori.
 
In qualità di produttore turco di tondo, qual è il Suo punto di vista sull’inchiesta americana sul dazio antidumping?
 
È risaputo che nel mondo odierno tutti i paesi stanno cercando di eliminare le barriere protezionistiche. Stiamo cercando di creare un ambiente di commercio libero, ma dobbiamo tener presente un fatto innegabile: i produttori vogliono adottare misure per proteggersi nelle proprie regioni e credo che l’inchiesta sul dazio antidumping sia l’ultima spiaggia per i produttori. Gli Stati Uniti hanno grande esperienza in questo campo e ogni volta cercano di usare questa carta. L’inchiesta sul dumping potrebbe apparire come un fatto negativo, ma se si ha abbastanza esperienza, si può trasformare lo svantaggio in vantaggio, come i produttori turchi hanno già fatto in passato: abbiamo affrontato tante inchieste antidumping su diversi mercati internazionali e abbiamo avuto successo in tutti i casi, e per questo motivo sono ottimista riguardo all’inchiesta attuale sul tondo. Un’altra ragione per essere ottimista è che gli Stati Uniti sono uno dei mercati più positivi a livello mondiale, e sono curioso di vedere se riusciranno a provare il danno. Inoltre, anche se dovessero riuscirci e l’inchiesta dovesse concludersi a sfavore della Turchia, non credo che questo possa avere effetti negativi sul lungo periodo. 
 
Cosa pensa riguardo le serie difficoltà che i produttori di acciai lunghi hanno dovuto affrontare ultimamente?
 
I produttori di acciai lunghi non sono gli unici in difficoltà e tutti i produttori stanno affrontando dei problemi. Il problema più grande consiste nel fatto che il livello della domanda non è sufficiente rispetto ai livelli di capacità produttiva e produzione: sto parlando del problema dell’overcapacity. In alcuni paesi, certi produttori possono modificare i loro livelli di produzione in funzione della domanda, tuttavia ce ne sono tanti altri che non lo possono fare per diverse ragioni e questo crea problemi sul mercato. Per superare questa situazione, prima di tutto la domanda dovrebbe aumentare,  ma non si prevedono miglioramenti in tal senso nel breve periodo: forse tra qualche anno domanda e offerta troveranno il loro equilibrio, ma per il momento non posso dire cosa accadrà in termini di produzione. Quando si continua a produrre, bisogna pagare di più per le materie prime in seguito alla domanda che si crea e in questo modo viene esercitata più pressione sui prezzi dei prodotti. In questo modo il margine di guadagno viene praticamente annullato, e questo riguarda la maggior parte dei produttori.  
 
Oltre ai problemi che ha menzionato, quali sono le previsioni per il mercato nel breve-medio termine?
 
Ultimamente, l’outlook è lievemente migliorato. Le condizioni di mercato negli Stati Uniti sono di nuovo favorevoli, mentre l’Europa sta emergendo lentamente dalla crisi, e credo che anche le elezioni in Germania avranno effetti positivi. Inoltre, ritengo che i miglioramenti negli Stati Uniti e in Europa si rifletteranno positivamente nel resto del mondo. Un’altra previsione, o meglio una speranza, è che i mercati gioveranno dell’allentarsi delle tensioni politiche in medio oriente. Ad ogni modo, ciò non avverrà in un giorno, ma servirà tempo, e penso che la situazione attuale durerà fino alla fine dell’anno. Anche il 2014  non sarà diverso all’anno in corso, ma ci aspettiamo qualche miglioramento per l’anno successivo. 


Articolo precedente

Turchia, tondo: mercato spot inizia la settimana in silenzio

22 apr | Lunghi e billette

Cina, tondo: gli aumenti rialzano le offerte dall’ASEAN

19 apr | Lunghi e billette

Messico, tondo: in aumento il consumo a febbraio

19 apr | Notizie

Stati Uniti, tondo: in aumento le esportazioni a febbraio

19 apr | Notizie

Rottame: i prezzi dall’Europa in Turchia rimangono buoni, ma il mercato è ancora silenzioso

19 apr | Rottame e materie prime

Romania, lunghi: diminuiscono i prezzi spot a causa della mancanza di scambi

19 apr | Lunghi e billette

Brasile, tondo: prezzi export stabili

19 apr | Lunghi e billette

ArcelorMittal aumenta i prezzi dei lunghi in Europa, mentre in Italia si attendono le fermate

18 apr | Lunghi e billette

Stati Uniti, tondo: stabili i prezzi import

18 apr | Lunghi e billette

Turchia: acciaieria di Iskenderun aggiorna i prezzi dei lunghi

17 apr | Lunghi e billette