Ilva: produzione scesa del 35% nel periodo maggio-settembre

giovedì, 15 ottobre 2015 13:21:49 (GMT+3)   |   Brescia
       

Nel periodo dall'1 maggio al 30 settembre 2015 la produzione del gruppo Ilva, in riferimento all'analogo periodo del 2014, è diminuita del 35 per cento. Lo scrivono i commissari straordinari dell'azienda, Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba, nella periodica relazione sull'andamento di gestione. Le motivazioni della riduzione, dicono i commissari, sono riconducibili allo spegnimento dell'altoforno 5, così come da prescrizione AIA, e il sequestro dell'altoforno 2 a seguito del tragico incidente mortale accaduto lo scorso 8 giugno, impianto poi dissequestrato dalla Procura di Taranto ai primi di settembre, con alcune condizioni.

L'Ilva ha marciato per un certo periodo con due soli altiforni, sfornando attorno alle 13.000 tonnellate giornaliere, per poi riprendere a produrre con tre altoforni. Al 31 luglio sono state prodotte bramme per 2.675.302 tonnellate. In conclusione quest'anno lo stabilimento tarantino, che nei giorni scorsi ha ridotto la produzione a causa della crisi di mercato, dovrebbe produrre 4,8 milioni di tonnellate, contro i 5,4 indicati dai commissari nella loro audizione alla Camera a fine luglio.

Lo sforzo dei commissari per migliorare gli impianti dal punto di vista dell'impatto ambientale, malgrado le perduranti difficoltà finanziarie, indica una spesa sostenuta o impegnata di 708.959.000 euro, dei quali 14.985.000 impiegati nel piano rifiuti. Il costo più oneroso, 212.618.000 euro, è relativo agli interventi nell'area IMA (porto e sporgenti) e nei parchi di stoccaggio dei materiali; le misure adottate nell'area Cokeria sono costate finora 152.377.000 euro, nell'Agglomerato 93.078.000, la chiusura di nastri, torri di collegamento e fabbricati 89.670.000, per la gestione del controllo emissioni sono stati impiegati 27.147.000 euro. L'area Altiforni, fino a questo momento, ha richiesto interventi per 47 milioni di euro, cifra destinata a crescere quando saranno portate a termine le misure per l'altoforno 5, che da solo garantisce una produzione di circa 15.000 tonnellate giornaliere.

Ultimare il piano ambientale richiede ulteriori investimenti per almeno 1,5 miliardi di euro, che l'Ilva oggi non possiede, mentre resta in attesa degli 1,2 miliardi sequestrati ai Riva dalla magistratura di Milano. Finora la società ha utilizzato risorse proprie e il finanziamento di 400 milioni derivanti dal contratto di finanziamento stipulato in data 28 maggio 2015 con Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo e Banco Popolare società cooperativa.


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