I lievi rincari annunciati da Marcegaglia e Ilva hanno portato i prezzi nazionali dei coils a crescere tra i 5 e i 15 € la tonnellata nell’ultimo paio di giorni. L’agognata stabilità – parola quasi sussurrata una decina di giorni fa – sembra dunque essere stata raggiunta, almeno sotto il profilo dei prezzi. La lenta discesa delle quotazioni degli ultimi due mesi ha comunque lasciato i suoi strascichi, in particolare su commercianti e centri servizi, i cui margini di profitto sono da tempo ridotti all’osso. Nonostante i recenti aumenti, gli operatori interpellati da SteelOrbis ritengono che i loro effetti sul volume degli acquisti siano pressoché nulli, dal momento che a valle la domanda resta inesistente. Permangono infine i soliti problemi a livello di pagamenti, e l’oversupply che pesa sull’intero settore siderurgico europeo.
Le quotazioni base risultano attualmente pari a 430 €/ton franco produttore per i coils laminati a caldo (HRC), 500 €/ton f.p. per i coils laminati a freddo (CRC) e 480 €/ton f.p. per gli zincati a caldo (HDG).