I prezzi dei coils dovrebbero aver raggiunto il fondo. Almeno, questo è ciò che pensano i produttori italiani, che a partire dalla scorsa settimana hanno smesso di quotare, oppure hanno chiesto aumenti di 10-20 € la tonnellata. L'obiettivo, secondo le fonti interpellate, è quello di impostare una fase rialzista per le prossime settimane. In questo i produttori sarebbero aiutati dal fatto che attualmente le offerte provenienti da paesi terzi non appaiono sufficientemente competitive da giustificare un ricorso all'import da parte dei compratori. Inoltre, di recente si è assistito ad un ritorno all'acquisto da parte di vari acquirenti (centri servizi, distributori, commercianti) tale per cui i produttori godono di un buon carico di ordini e al momento non hanno particolare urgenza di vendere.
I prezzi raggiunti nei giorni scorsi da coils laminati a caldo (HRC), coils a freddo (CRC) e zincati a caldo (HDG) si attestano rispettivamente a 430-450 €/t, 540-560 €/t e 560-580 €/t franco produttore; valori che dovrebbero crescere e che, qualora la mossa dei produttori andasse a buon fine, potrebbero raggiungere nel caso degli HRC un livello pari a 450-470 €/t già nei prossimi giorni.