La scorsa settimana i tanto attesi aumenti dei prezzi dei coils a caldo si sono finalmente materializzati in Turchia, alimentando le aspettative di un rialzo dei prezzi da parte dei produttori locali di tubi saldati. Di conseguenza, ci si aspetta un incremento delle quotazioni dei tubi saldati nelle prossime settimane. Nonostante al momento si continuino a registrare vendite di tubi saldati turchi sia sul mercato interno che in quelli export, è probabile che gli esportatori turchi saranno costretti a rivedere la loro strategia di vendita alla luce della recente firma dei dazi sulle importazioni da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Nel frattempo, il Dipartimento del Commercio USA ha deciso di continuare la propria indagine relativa a dazi antidumping e compensativi sulle importazioni di tubi saldati di largo diametro provenienti da sei paesi, tra cui la Turchia. Le decisioni preliminari del Dipartimento sono attese per il 16 aprile nel caso di eventuali dazi compensativi e il 29 luglio nel caso di eventuali dazi antidumping. Per la Turchia è stato presunto un margine di dumping del 66,09%. Questo, unito al dazio del 25% sulle importazioni di qualsiasi prodotto in acciaio, fa prevedere che i produttori turchi abbandoneranno almeno momentaneamente il mercato USA per prendere di mira mercati alternativi.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, sul mercato domestico i produttori turchi offrono tubi ERW e tubolari strutturali spessi 2-4 mm prodotti da coils a caldo di grado S235 a norma EN 10219 a prezzi tra i 680 e i 700 $/t franco produttore.
Sull'export, i produttori turchi offrono lo stesso prodotto a 700-730 $/t FOB.