I prezzi dei tubi saldati prodotti in Turchia sono diminuiti ulteriormente nell'ultima settimana a causa della scarsa domanda. Le offerte sul mercato domestico si attestano a 480-510 $/t franco produttore, contro i 490-515 $/t registrati la scorsa settimana. «Continuiamo a valutare ogni singola offerta d'acquisto - ha commentato un produttore - tuttavia pensiamo che non ci siano margini per ulteriori riduzioni dei prezzi dei coils a caldo (HRC) tenuto conto delle quotazioni del rottame. Pertanto, ha aggiunto, non possiamo concedere grossi sconti sui prezzi dei tubi saldati al momento».
Sul fronte dell'export, i prezzi turchi sono calati in media di 5 $/t, a 480-500 $/t FOB. La domanda resta insufficiente e a questo fattore si aggiungono alcuni problemi logistici: le navi che continuano ad arrivare ai porti non possono scaricare i prodotti dal momento che vi sono ritardi nelle pratiche doganali dal lato dei compratori.
D'altro canto, i produttori turchi di coils laminati a caldo stanno cercando di aumentare i prezzi a fronte sia di alcune vendite chiuse all'estero sia dell'incremento dei prezzi dell'HMS I/II 80:20 (che si sta avvicinando ai 250 $/t CFR). Tuttavia, diversi operatori dubitano che i fornitori di HRC riescano a trasferire l'aumento ai loro prezzi di vendita poiché la domanda degli utilizzatori finali in Turchia appare ancora estremamente debole. Senza un miglioramento della domanda, qualsiasi rialzo dei prezzi degli HRC sembra destinato ad avere vita breve.