La domanda sul mercato europeo dei tubi saldati risulta ancora debole a causa dell'avvicinarsi della fine dell'anno. Inoltre, i compratori vogliono evitare rischi legati ai dazi, alle incertezze di tipo politico ed economico e alle tensioni commerciali in corso. La debolezza della domanda di acciai finiti nel continente e il fatto che la crescita del manifatturiero nell'eurozona a novembre abbia toccato i livelli più bassi da agosto 2016 hanno avuto un forte impatto sull'atteggiamento assunto dai compratori.
Attualmente un produttore bulgaro di tubi saldati offre tubi ERW a norma EN 10219 a 580-585 €/m franco produttore, prezzi che rimasti stabili rispetto ad una settimana fa dopo il calo di 10 euro registrato rispetto alla settimana precedente.
Lo stesso produttore offre tubi saldati verso la Germania a 615-620 €/m CPT, verso l'Ungheria a 5955-600 €/m CPT, verso l'Australia a 605-610 €/m CPT, verso la Romania a 585-590 €/m CPT e verso Belgio e Paesi Bassi a 635-645 €/mt CPT. Infine, le sue offerte per Repubblica Ceca, Polonia, Croazia e Slovacchia sono a 620-630 €/t CPT, mentre quelle destinate in Slovenia si attestano a 625-635 €/t CPT.
Nel frattempo, secondo i dati forniti dalla Commissione Europea, le quote relative alle importazioni di tubi saldati e tubolari strutturali sono state consumate per il 63% e per l'85% rispettivamente. Pertanto, ci si aspetta che i volumi di importazione in Europa raggiungano livelli molto bassi nelle prossime settimane.